Pioli ha parlato in occasione della conferenza stampa di viglia della semifinale di ritorno del Milan contro la Juventus, sui tifosi…
Stefano Pioli ha parlato in occasione della conferenza stampa di viglia della partita di ritorno delle semifinali di Coppa Italia del Milan contro la Juventus, ecco le sue parole
Le porte chiuse
«Andare a giocare in sicurezza è la cosa più importante, noi del Milan abbiamo sempre preso le dovute precauzioni e siamo sempre stati favorevoli alla ripresa. Ovviamente il calcio senza tifosi sarà più brutto ma vista la situazione è il male minore, non si poteva fare altrimenti».
Il calendario
«Il calendario così fitto e pieno sarà un’eccezione e una novità, non solo per noi ma per tutte le squadre del nostro campionato. Bisognerà stare molto attenti a tutti i dettagli soprattutto sul recupero fisico, non siamo abituati a giocare così tante partite d’estate. Chiaramente domani nessuno potrà essere al 100%, ma i ragazzi si sono presentati tutti bene e sono contento di questo. Daremo il massimo».
Ai microfoni di Milan TV il tecnico emiliano ha presentato la semifinale di ritorno di Coppa Italia
Juventus-Milan, Pioli: calcio senza tifosi male minore
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Il futuro e l’incontro di ieri squadra-Gazidis
«Difficilmente nella mia carriera mi è capitato di conoscere il mio futuro a 13/14 partite dalla fine, abbiamo solo un obiettivo chiaro in testa che è quello di centrare la finale e concludere al meglio questo campionato. L’incontro di ieri è servito, parlare faccia a faccia è sempre la cosa migliore, anche se alla fine si possono avere opinioni diverse».
Paquetà, Bennacer e la Juve
«Paquetà è uno di quelli che si è presentato bene, Bennacer ha già messo in mostra le sue caratteristiche ma ha ancora ampi margini di miglioramento. Migliorerà perché è un ragazzo generoso, un vero lavoratore. Quest’anno abbiamo spesso messo in difficoltà la Juventus e in entrambe le occasioni siamo usciti dal campo con più rimpianti rispetto a loro. Abbiamo le qualità per giocare la nostra partita, le porte chiuse non influiranno più di tanto. Abbiamo voglia di toglierci soddisfazioni».