Le parole del tecnico in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Hellas Verona.
Non c’è preoccupazione in casa Milan dopo il secco 0-3 di giovedì sera contro il Lille. Solo un po’ di amarezza nel gruppo: «Non ci siamo espressi nel modo migliore, abbiamo abbassato il livello contro avversari forti e abbiamo pagato caro». Alla vigilia di Milan-Hellas Verona, il tecnico rossonero torna sul match di Europa League che ha frenato l’imbattibilità del Diavolo, mai ko dallo scorso marzo: «Abbiamo analizzato la partita, sia negli aspetti positivi sia in quelli negativi. Il Lille ci ha messo in difficoltà. Il livello del calcio francese si è alzato, non è un caso che lo scorso anno siano arrivati con due squadre in semifinale di Champions . Noi non siamo stati lucidi nel fare le scelte migliori. Nella prima ora di gioco abbiamo concesso poco, poi la partita si è fatta più difficile. Ci sono tante strade da seguire dentro un incontro, gli avversari ti concedono degli spazi e noi giovedì non li abbiamo letti bene».
L’Hellas di Juric ha studiato attentamente il Milan e domani verrà a San Siro per provare a rosicchiare punti: «Dobbiamo fare una bella prestazione, ogni partita è diversa dalle altre. Non sono preoccupato per lo spirito del gruppo, dobbiamo solo migliorarlo. Sappiamo quello che vogliamo fare: una prestazione attenta, compatta solida contro un avversario che sta confermando l’ottimo campionato scorso e che è allenato molto bene. Dobbiamo essere pronti».
Essere primi in campionato (il Milan non chiudeva dopo le prime sette giornate in testa dal 2010, domani lo sarà in ogni caso) non mette pressione alla squadra. Pioli ci tiene a sottolinearlo: «Se siamo lì è frutto della bontà del nostro lavoro, delle prestazioni e del nostro rendimento. Affrontiamo la partita di domani con grande serietà e determinazione, come un’altra opportunità per dimostrare chi siamo. Sappiamo quanto sia alta la competitività del campionato e dell’Europa League e per questo dobbiamo scendere in campo sempre al massimo delle nostre opportunità. Evitare rischi. Non ci siamo riusciti giovedì, dobbiamo riprovarci domani». E ancora: «La pressione dall’esterno non ci condiziona, le pressioni ce le creiamo noi, da soli. Siamo molto rigidi con noi stessi, vogliamo il massimo ed essere ambizioni. Quello che dice l’ambiente all’esterno non ci preoccupa. Dobbiamo e vogliamo crescere e provare a vincere sempre. Se a volte non ci riusciremo, trarremo insegnamento».
La squadra non è stanca: «È troppo semplice riferirsi solamente all’aspetto fisico quando arrivano i risultati, oltremodo quando non arrivano. Domani affrontiamo l’ultimo appuntamento prima della sosta, dal 22 novembre al 23 dicembre avremo davanti a noi dieci partite, dobbiamo essere preparati a gestire bene questi impegni dal punto di vista mentale e fisico. Non abbiamo avuto difficoltà particolari fin qui».
Pioli ha poi parlato dei singoli dando qualche indicazione (poche per la verità) sull’undici titolare che affronterà domani sera l’Hellas a San Siro: «La rabbia di Ibra? Parlo spesso con i miei giocatori, sia nei momenti positivi sia in quelli negativi. Andiamo tutti nella stessa direzione, reagiamo tutti per trovare la soluzione migliore per la squadra. Romagnoli e i falli da rigore? Nel calcio le critiche e gli elogi sono sempre eccessivi. Dobbiamo essere equilibrati. Alessio è un leader, è un capitano e sta dimostrando di essere un grande giocatore. Il calo di Hernandez? La prestazione della squadra aiuta la prestazione dei singoli. Non sono preoccupato per Theo, è un punto di riferimento nella manovra offensiva e difensiva. Con tanti impegni è normale non essere sempre al cento per cento. Hauge è forte, può darci soddisfazioni e troverà sicuramente il suo spazio. Ora siamo concentrati sulla partita di domani, poi in futuro potranno cambiare tante cose, dipende anche dalle singole prestazioni. Castillejo ha avuto un’estate un po’ complicata a causa di qualche problema fisico da gestire. È giusto aspettarsi prestazioni importanti da lui perché ha la qualità per farle. Rebic non è pronto per partire domani dall’inizio, ma la sua condizione sta migliorando. Sta lavorando tanto però non è ancora al cento per cento. Credo lo sarà dopo la sosta. Tonali ha disponibilità e talento, caratteristiche per fare bene con noi. Per un giovane è normale non riuscire sempre a fare prestazioni importanti. Giovedì poi si è trovato difronte Sanchez, un avversario davvero forte. Vogliamo arrivare tutti a un livello più alto. Per farlo dobbiamo anche subire queste situazioni e capire dove migliorare».