Il tempo stringe, il Mondiale incombe e il “Palazzo europeo” non aiuterà il Diavolo. Programmazione, il Milan deve giocare d’anticipo, non d’azzardo
Il Milan si trova in affanno, non tanto o solo per la sentenza che potrebbe penalizzare il club a livello europeo – e in maniera spropositata -, ma soprattutto per i tempi che rallentano e complicano il lavoro della dirigenza. Il freno imposto dall’attesa impedisce ai vertici rossoneri di operare sul mercato, priorità del Ds Mirabelli. Il braccio destro di Fassone vuole dare a Gattuso – in tempo utile per il ritiro – una rosa pressoché al completo, cosa ad oggi difficile. Anche il Mondiale non facilita il lavoro in sede di trattativa, i club pronti a vendere un giocatore difficilmente lo fanno a rassegna in corso, se non stuzzicate oltre modo a livello economico, un qualcosa che il Diavolo quest’anno non può fare in maniera eccessivamente generosa. Le settimane che precedono l’inizio del Mondiale sono utili per piazzare quei colpi in entrata che necessitano di “fari spenti”. Centrare un buon numero di obiettivi, significa poter completare l’opera – in entrata e in uscita – con maggiore lucidità e calma. Il Milan ha un’arma in pugno: la programmazione.
SUL MERCATO E CONTRO L’UEFA La programmazione sempre applicata dai vertici del nuovo Milan è l’unica dote con la quale il club può difendersi dagli ostacoli imposti a forza dall’UEFA. Mirabelli già prima del suo approdo in rossonero si è dimostrato propenso al lavoro e soprattutto a giocare d’anticipo. Anche la partenza della nuova dirigenza fu ad handicap, gap colmato grazie ad un portafogli importante e alle disamine tecniche fatte durante i mesi pre-closing. I tifosi spazientiti dalla vicenda riguardante la proprietà e di conseguenza il club, non smettono la fiducia nei confronti del duo Fassone-Mirabelli. I presupposti va detto non sono dei migliori, l’orizzonte dipinto dagli organi giudicanti appare nebuloso, se non addirittura scuro. Gattuso necessita e merita di poter contare su quei puntelli richiesti per innalzare l’indice qualitativo della rosa ed essere poi giudicato solo per il proprio operato. Il tempo stringe, il Mondiale incombe e il “Palazzo europeo” non aiuterà il Diavolo. Programmazione, il Milan deve giocare d’anticipo, non d’azzardo.