Meno tre. E poi finalmente sarà Bologna-Milan. E torneremo, dunque, a parlare di calcio giocato, folgori, gesti tecnici e atletici, traiettorie. Basta mercato, che in generale potremmo definire farsa-mercato, condizionato, ancor prima che dalla mancanza di soldi, da farse, dispetti, ripicche e capricci dei vari protagonisti del sistema calcio Paese (e non solo), calciatori, procuratori, intermediari, presidenti. Come cantava Fabrizio De André: Anche se voi vi credete assolti. Siete lo stesso coinvolti. Tutti. Dal caso Lukaku, che ha condizionato non poco il mercato dell’Inter, tanto è vero che Thuram è stato acquistato come vice Lautaro, per concludere con le dimissioni di Mancini e il braccio di ferro De Laurentiis-Gravina (Figc) per Luciano Spalletti. Pulisic – Loftus-Cheek – Reijnders
Deprimente apprendere come l’annuncio del nuovo c.t della Nazionale, che dovrebbe avvenire in giornata, sia con “riserva”. Il riferimento è alla questione legale della clausola, che De Laurentiis pretende sia pagata per una “questione di principio”. La stessa che poteva valere nei confronti di Giuntoli, finito ad una diretta rivale. Ma qui rischieremo di evadere. Una cosa è certa. Tra l’Inter “ostaggio” prima di Lukaku, poi del padre di Samardzic, con quest’ultimo immortalato all’uscita dalle visite mediche con tanto di mano sul petto, gesto rivolto ai tifosi presenti, e la Juve fossilizzata sullo scambio Lukaku-Vlahovic, apprendiamo con un certo sollievo come il Milan sia rimasto fuori da tutte queste dinamiche. Non finiremo mai di sottolineare come il Milan sia stato ancora una volta innovatore di un nuovo modo di fare mercato: rigoroso e sostenibile. Con questo non stiamo dicendo che i nuovi acquisti renderanno tutti e fin da subito. Qui vogliamo elogiare il modus operandi e soprattutto la coerenza della proprietà. Un sacrificio importante, per rinnovare la squadra. Ancora tre giorni e vedremo il Diavolo rinnovato scendere in campo.
A partire dai tre volti nuovi: Pulisic, Loftus-Cheek e Reijnders. Saranno loro tre a debuttare al Dall’Ara, con Chukwueze, Okafor e Romero pronti a subentrare. La formazione, dunque, è pressoché fatta. Il modulo è il 4-3-3, la veste tattica che Stefano Pioli predilige per garantire più copertura a centrocampo. Sperando siano state limate le distanze tra i reparti unitamente alla fase di non possesso.