E’ iniziato il raduno del Milan, ed il tecnico dei rossoneri, Stefano Pioli, ha presentato l’inizio della stagione in conferenza stampa
Nuova stagione per un nuovo Milan. Tra i giocatori arrivati a Milanello, abbiamo documentato anche l’impatto dei nuovi acquisti – Antonio Mirante, Ruben Loftus-Cheek e Luka Romero – con il mondo rossonero. Dopo il gruppo squadra si sono presentati al Quartier Generale del Diavolo anche Geoffrey Moncada e Antonio Di Ottavio, nuovo direttore sportivo del Milan.
La conferenza di Pioli nel raduno rossonero
Dopo l’arrivo dei giocatori e dei dirigenti al centro sportivo, Stefano Pioli ha presentato l’inizio della nuova stagione sportiva. Lo ha fatto in conferenza stampa, rispondendo alle varie domande dei giornalisti presenti.
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Le parole di Stefano Pioli in conferenza stampa
Ecco le dichiarazioni di Stefano Pioli in conferenza stampa:
«C’è emozione nel rivedere tutti, tifosi e giocatori, e di tornare qui. Quindi tanta emozione ma anche tanta voglia di lavorare. Iniziamo a lavorare per far sì che il percorso quest’anno sia più semplice…»
«Come ho vissuto questi mesi e questo nuovo ruolo? Ringrazio innanzitutto Paolo Maldini e Ricky Massara: con loro ho avuto il rapporto più duraturo a livello di dirigenti. Sono qua grazie a loro. C’è sempre stato un rapporto di stima e di affetto, poi il Club ha scelto un’altra strada. Sono sempre stato al centro del progetto, nulla è cambiato. Sono cambiati solo gli interlocutori, da Paolo e Ricky a Geoffrey e Antonio. Ho sempre lavorato tanto anche nel mese di riposo, per poter parlare con i giocatori nuovi. L’ho fatto in passato, ad esempio prima dell’arrivo di Giroud e Maignan, e l’ho fatto anche questa volta. La mia figura non è cambiata. Abbiamo iniziato un percorso virtuoso, producendo un calcio compatibile con le idee. E così, anche il nostro mercato deve essere compatibie con le idee…»
«Se ho un po’ più peso nelle decisioni? No, anche prima ero al centro del progetto e mi chiedevano sempre cosa mi servisse…se un numero 6,7,8 ecc. E’ così anche ora. Ma non sono io che faccio i contratti…però ho sempre partecipato alle scelte e alla costruzione della squadra, questo sì. Ho grande stima dei miei giocatori, mi hanno fatto vincere lo scudetto e raggiungere la semifinale di Champions…ma è anche ora di apportare qualche cambiamento…»
«Quando alleni il Milan l’obiettivo è il massimo, essere competitivo in tutto e vincere trofei. L’obiettivo è crescere e migliorare. Migliorare in primis a livello di giocatori e poi come squadra, per essere la migliore possibile. Il giocatore migliore di quest’anno? Difficile dirlo, siamo in un momento di mercato in continua evoluzione, difficile dire chi potranno essere i giocatori del Milan nel prossimo futuro»
«Mi piacerebbe avere il 100% della squadra prima della partenza per gli Stati Uniti ma sarà difficile…il mercato finisce il 31 agosto…ma da qua al 21 luglio mi aspetto comunque dei movimenti»
«Più soggetto al giudizio? No, non sono più solo. Le sorti dell’allenatore sono sempre nella mani del Club, ma la Società mi ha sempre dato supporto, poi è chiaro che tutto dipende dai risultati. Detto questo, mi assumo le responsabilità per far sì che sia una grande stagione. I tifosi sono i migliori, sono unici. Tra noi c’è un rapporto paritario: diamo tutto a loro, e loro danno tutto a noi»
«Non voglio parlare dei singoli, ma è chiaro che ci saranno cambiamenti. In attacco abbiamo perso Zlatan, e quindi sicuramente dovremo rinforzarci in attacco…è un obiettivo»
«Sono alla quinta stagione, mi sento un archittetto della squadra. La struttura è solida e ci dà garanzia per lavorare bene…ma qualche zona della casa andrebbe rimessa a nuovo per ottenere ancora di meglio. Fa parte del mio modo di lavorare anche trovare nuove soluzioni tattiche, molto dipenderà dalle caratteristiche dei nuovi. Stiamo cercando giocatori compatibili con il nostro calcio sostenibile. Giocatori di qualità e di intelligenza: con queste caratteristiche puoi provare nuove cose…»
«Il calendario? Ho un rapporto normale col sorteggio, voglio partire con positività e fiducia. Le partite vanno affrontate tutte, dobbiamo solo lavorare bene, mancano 50 giorni all’inizio e dobbiamo sfruttarli. Se lo facciamo, poi possiamo giocare contro chiunque e ovunque. Giocatori stranieri? A volte il mercato propone determinate soluzioni, noi cerchiamo giocatori adatti al nostro calcio e consapevoli del valore di questa maglia, se sono stranieri vuol dire che sono di livello, che non hanno bisogno di adattamento, a prescindere dalla nazionalità»
«Futuro per Zlatan nel Club? Questa squadra ha ottenuto i successi anche grazie a lui, ora abbiamo giocatori che sono leader…da Kjaer a Florenzi a Calabria…siamo più maturi grazie alle esperienze posiitive e negative. Questa è la nostra sfida: dimostrare di essere vincenti senza Zlatan. Poi è chiaro, Zlatan sarà sempre il benvenuto qui, non deve nemmeno chiamare. Non so ancora cosa voglia fare nel prossimo futuro, ci ho parlato negli scorsi giorni…non so nemmeno cosa vorrà fare il Club con lui»
«Rassicurare i giocatori legati a Maldini? E’ chiaro che Paolo sia stata una figura protagonista, ma è vero che il Club dà continuità quindi i giocatori sanno dove sono, chi siamo, cosa rappresenta la maglia…saranno tutti motivati a dare il massimo»
«Ho sentito Cardinale? Sì stamattina, mi ha detto di dare un messaggio positivo e motivazionale alla squadra. Tonali? E’ una perdita dal punto di vista tecnico, bisognerà sostituirlo degnamente. Penso che si sia creata una situazione che andava bene ad entrambe le parti…ed era difficile fare qualcosa di diverso. Gli avversari saranno i soliti. Le griglie le fate voi e negli gli ultimi due anni non ci avete mai indovinato… Non conta ora. Sarà un campionato combattuto e difficile. Avere delle settimane tipo, con pochi turni infrasettimanali, è ottimale per tutti. Avere meno turni infrasettimanali è un vantaggio, ma come per noi sarà così anche per gli altri. Per quanto riguarda il mio staff, sono usciti Roma e Betti, c’è ancora un posto e presto verrà riempito»
«Loftus e Romero sono molto motivati, vogliono dare tanto a questa squadra. Una della caratteristiche migliori che possiamo cercare, al di là della qualità tecnica, sono le motivazioni. Vogliamo gente motivata»
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«Cosa cerchiamo sul mercato? Un esterno destro che sappia fare l’uno contro uno e che abbia velocità…poi centrocampisti con caratteristiche diverse ma complementari…chi con più qualità, chi con più gestione, chi con più fisicità, inserimento…»
«Preferisco fare meno acquisti last minute. L’assurdità è che giocheremo due partite col mercato aperto, ma è chiaro che vorrei andare a Los Angeles al completo…almeno il più possibile…»
«Kalulu più terzino o centrale? Gli ho fatto un po’ di confusione, ma partirà come centrale..anche se sa fare il terzino. La difesa è il reparto più solido e corposo in questo momento»
Maldini, Berlusconi…e Baresi più presente al Milan?
«Con Paolo Maldini ho avuto un rapporto di fiducia e rispetto, tante discussioni le abbiamo avute più durante l’anno dello scudetto che nello scorso…ma comunque c’è sempre stato rispetto. Non temo mai di essere esonerato, mi sono sempre sentito al centro, conosco i rischi del mestiere ma non ci penso».
«Senza Berlusconi? Ho saputo della notizia che ero sull’aereo per le Maldive. Mi ha chiamato parecchie volte negli scorsi anni, l’ho conosciuto di persona negli spogliatoi quando giocavo nell’Hellas Verona. L’ho sentito anche 10 giorni prima della scomparsa…il suo amore per il Milan era incredibile. Ho parlato con Galliani, mi ha detto dell’idea del Trofeo Berlusconi e siamo felici e onorati di partecipare».
«Baresi più presente? Non so se sarà così, Franco ha già una carica nel Milan…lui è il Milan. Il suo carisma ed il suo essere milanista ci farebbe comodo»