Il tecnico e manager tedesco vorrebbe nel suo team almeno tre profili esperti di Serie A. Ecco i candidati.
Otto collaboratori. Uno dei punti centrali alla trattativa che potrebbe portare Ralf Rangnick in rossonero (da allenatore o da direttore tecnico) è legato alla composizione del suo staff di lavoro. Di uomini a supporto del suo operato il manager tedesco ne avrebbe chiesti otto. Di questi, tre potrebbero essere italiani. Rangnick infatti, che ha iniziato a studiare attentamente la lingua italiana, vorrebbe ridurre al minimo tempi e sforzi per abituarsi alla Serie A e alle sue dinamiche, per comprenderne ogni sfumatura non soltanto in campo.
Rangnick staff tecnico Milan: torna Mauro Tassotti
L’elenco dei papabili inizia oggi a prendere forma. Non c’è Paolo Maldini, per ovvie ragioni: l’attuate direttore tecnico di Casa Milan ha lanciato un chiaro messaggio al professore, aprendo di fatto una battaglia mediatica che ne ha diviso irrimediabilmente i percorsi professionali. O Paolo o Ralf, il Milan deve scegliere e pare indirizzato nettamente sulla seconda soluzione. Avanza invece un nome molto apprezzato nell’ambiente Milan: quello di Mauro Tassotti, oggi vice allenatore di Andriy Shevchenko nella nazionale dell’Ucraina e da sempre di casa a Milanello. Appesi gli scarpini al chiodo, Tassotti ha indossato la cravatta a bordocampo prima nelle giovanili rossonere e poi in prima squadra, un po’ da capo allenatore (sostituito a Zaccheroni), un po’ da assistente, prima di Ancelotti, poi di Leonardo e infine di Allegri.
Rangnick staff tecnico Milan: Massaro, Bonera e Massara
Anche Daniele Massaro potrebbe rientrare nello staff di Ralf Rangnick. Daniele oggi è Brand Ambassador del Club insieme a Franco Baresi e del Milan conosce ogni dettaglio: spesso è lui a mantenere i rapporti con brand, partner e collaboratori, a presenziare agli eventi ufficiali in mancanza delle massime cariche di Casa Milan. Attenzione anche ai profili di Daniele Bonera e Frederic Massara, assistente di Pioli l’uno, direttore sportivo l’altro. Massara a differenza di Maldini potrebbe rimanere nel management rossonero, o addirittura avere un ruolo di “vice allenatore” operativo sul campo. Un vestito, peraltro, che Frederic ha indossato già a Benevento, Pescara e Martina Franca dal 2007 al 2008.