Mario Balotelli è da sempre considerato il bad boy per eccellenza, sfrontato, ribelle e caratterialmente difficile. L’attaccante del Brescia vanta una storia ricca di colpi di testa, dentro e fuori dal campo. Ne abbiamo individuati tre. Le tre balotellate diventate storia e in qualche modo legate ai colori della sua squadra del cuore: il Milan.
Balotelli Milan. Mario Balotelli e una storia ricca di colpi di testa. Dentro e fuori dal campo. La vita dell’attaccante ex Nizza è sempre stata un vortice di polemiche e titoli da prima pagina. L’ultimo scossone giustificabile, in ordine di tempo, è la reazione rabbiosa di Verona a seguito dei continui ululati a sfondo razzista ricevuti durante la sfida di campionato del Bentegodi. Per anni si è discusso di squalifiche, bambinate, errori, insomma balotellate (termine ormai d’uso comune, inserito anche nel dizionario della lingua italiana) dovute all’atteggiamento sfrontato dell’ex numero quarantacinque di Inter e Milan. Mario, ora padre di due bambini, Lion e Pia Balotelli (quest’ultima nata a seguito della relazione con la showgirl Raffaella Fico) sembra aver messo la testa a posto. Ma l’assonanza balotellate e Balotelli non è scomparsa.
Balotelli Milan: passione rossonera
Balotelli Milan. Come sostenuto da molti suoi ex compagni di squadra, uno su tutti Marco Materazzi, Mario sin dai tempi nerazzurri ha sempre mostrato tutta la sua fede rossonera. Forse esagerando. Si dice che durante le varie sessioni di allenamento settimanali, il bad boy italiano si presentasse alla Pinetina con i calzettoni del Milan. Ma non finisce qui. Nel corso della stagione 2009-2010, intercettato in un locale milanese da Valerio Staffelli di Striscia la Notizia, indossò la maglia del Milan con tanto di numero e nome stampato sul retro. Vi è poi un’altra testimonianza che racconta di un Balotelli talmente attaccato ai colori del diavolo al punto da cantarne l’inno nel settembre del 2010, il giorno in cui venne operato al ginocchio e mentre attendeva il momento dell’intervento.
Balotelli Milan: il gesto della maglia
Balotelli Milan. Il più famoso, il più discusso e il più chiacchierato. La balotellata per eccellenza. Il gesto della maglia dell’Inter gettata a terra dopo la vittoria in Champions League contro il Barcellona di Pep Guardiola è tutt’ora sinonimo di polemiche e discussioni. Più che un gesto legato ai colori rossoneri un affronto, deciso e brutale. Un gesto mai perdonato e mai dimenticato dalla tifoseria nerazzurra, che a seguito del “misfatto” spezzò definitivamente ogni legame d’affetto con l’attaccante. Al termine della stagione culminata con la vittoria del triplete, Balotelli abbandonò Milano per approdare a Manchester, al City, sotto la guida tecnica di Roberto Mancini, suo “patrigno” calcistico.
Balotelli Milan: la lite a Sky
Balotelli Milan. Correva la stagione 2013-2014 e il Milan di Clarence Seedorf usciva sconfitto 2-0 dall’Olimpico di Roma contro i giallorossi di Rudi García, al termine di un match senz’appello. Fu dominio dei padroni di casa dall’inizio alla fine. Al termine della partita, intervenuto ai microfoni di Sky Calcio Live, talk show condotto da Ilaria d’Amico, Mario Balotelli si attaccò con Giancarlo Marocchi, ex giocatore di Bologna e Juventus. Alla domanda riguardante l’impiego di Mario e il suo movimento sul campo, il diretto interessato (Balotelli) rispose con toni molto forti etichettando “incompetente” il povero opinionista. A nulla servirono i tentativi della conduttrice di stemperare il clima elettrico durante il collegamento causato dall’eccessivo nervosismo di SuperMario, in quel frangente stanco di ricevere critiche.
