Non male la prova del Milan contro il Lille, ma soprattutto non male la prova dell’ex Brescia Sandro Tonali a centrocampo. Una giocata, se decisiva, merita di essere sottolineata. Un passaggio fulminante in profondità, il marchio di fabbrica che l’ha reso famoso e lanciato nel calcio dei grandi: così ieri Sandro Tonali ha lasciato il segno in Francia contro il Lille. Si sta ritagliando un posto centrale nel Milan di Stefano Pioli e lo sta facendo a piccoli passi, crescendo in allenamento giorno per giorno e nelle prove sul campo sotto i riflettori dell’Europa League. È lì che infatti Pioli l’ha voluto collocare, in mezzo al campo con una maglia titolare nelle uscite della squadra in programma il giovedì sera. L’ultima, ieri nella tana del Losc, è stata la migliore dell’ex Brescia dal suo arrivo in estate a Milanello.
Quel pallone a Rebic…
Sandro ha servito a Rebic la palla che il croato ha poi consegnato sui piedi di Castillejo a centro area al 46′, in occasione del vantaggio milanista. Ma non c’è solo quella giocata in verticale bella e importante nel bottino di Tonali al novantesimo: sul verde del “Pierre Mauroy” Sandro ha superato indenne cinque contrasti e duellato otto volte con l’avversario. Numeri che non meritano certo la prima pagina, ma se confrontati con le medie delle precedenti sfide mettono in evidenza un trend positivo e promettente. Un passo avanti in una serata per lui in realtà iniziata non proprio benissimo, con un pallone perso nel primo tempo che ha portato il turco Yazici, migliore in campo all’andata, alla prima conclusione dei padroni di casa verso lo specchio, poi terminata a lato.
Milan, Sandro Tonali manda segnali di crescita col Lille
Bonera: «Ragazzo serio e intelligente, un lavoratore»
«Sta facendo il suo percorso e lo sa anche lui», da commentato Daniele Bonera nel post partita. «C’è piena fiducia, è stato determinante. È un ragazzo serio e intelligente, un lavoratore. Siamo tutti molto contenti di lui». Soddisfazione a metà per Tonali, che da ragazzo maturo ha guardato prima il risultato del gruppo e poi la prestazione personale: «Siamo passati in vantaggio meritatamente – ha commentato a caldo a fine gara –, non l’abbiamo dominata ma tenevamo bene la palla, per questo siamo dispiaciuti per il risultato. L’assenza di Ibra? Le sue qualità aiutano ed è più semplice giocare quando è con noi in campo, ma abbiamo dimostrato di poterlo fare da grande squadra anche senza di lui».