Hellas Verona-Milan: rossoneri brutti ma vincenti.
Servivano i tre punti e sono arrivati ma questo Milan non convince affatto. Ieri sera, al Bentegodi si è vista una prestazione evanescente, brutta. I padroni di casa, rimasti in inferiorità numerica dal ventesimo minuto del primo tempo, non hanno sofferto minimamente i rossoneri anzi, le occasioni migliori della gara le hanno avute proprio i gialloblu. Giampaolo ha voluto difendere i suoi ragazzi davanti alle telecamere, ma è consapevole che bisogna migliorare davvero tanto. Questa è una settimana importante, è quella che porta al Derby: il Milan non può permettersi di presentarsi in queste condizioni contro i nerazzurri. Nonostante questo, però, i tre punti di ieri sera sono in saccoccia ergo, i rossoneri possono lavorare con maggior serenità in vista dell’Inter.
Hellas Verona-Milan: Up and Down dei rossoneri
Il Milan vince ma non convince, nè collettivamente nè singolarmente. Ci sono pochi giocatori che si salvano dalla gara di ieri sera, tanti, invece, che devono cancellare questa partita.
I MIGLIORI – Il meno peggio, della partita al Bentegodi, è Krzysztof Piatek che, nonostante abbia fatto la solita fatica, si è finalmente sbloccato, segnando dagli undici metri il goal partita. Il polacco ha voluto ammutolire le critiche di queste settimane sul proprio conto, ma deve essere consapevole che la sua prova basta. Anche lui deve fare molto di più. Benino anche Kessiè, molto confusionario nel primo tempo, ma sempre sul pezzo quando c’è bisogno di fare legna.
I PEGGIORI – Sul banco degli imputati troviamo in primis Calabria. Il terzino destro, fino al 92′, era uno dei migliori ma, l’ingenuità che commette al limite dell’area provocando una punizione rischiosissima (che per qualche cm non si trasformava in penalty), gli costa il rosso ma, soprattutto, il derby. Male Rodriguez: impreciso nei passaggi, lento ed impacciato quando viene puntato. Deve resettare la sua prestazione il più presto possibile. Chiudiamo con Suso: lo spagnolo, salvo qualche conclusione centrale o fuori misura, è stato totalmente assente dalla gara. Nella ripresa, il numero 8 rossonero non ha toccato, quasi mai, la palla. Deve cercare di migliorare questo aspetto: la continuità.