Il Milan di Mr Li è ai titoli di coda, tre ipotesi: Rocco Commisso, Dmitrij Rybolovlev e il fondo Elliot. Ecco i possibili scenari…
Il Milan oggi si presenta agli occhi di chi lo ama, come un amico gravemente ammalato. Impossibilitato nel rispondere, ma in grado di intendere. I tifosi rossoneri e tutti coloro che hanno a cuore le sorti del club, si trovano ad bivio, quello più scomodo in assoluto. Sarà capitato a chiunque di voi di avere un parente ricoverato in ospedale, uno di quelli a cui vuoi un bene dell’anima. Il problema non è mai all’arrivo e all’ingresso nella stanza: il saluto vien da se, abbracci, baci e convenevoli pure, ma nel congedarsi dalla visita. «E adesso che gli dico?».
Sai benissimo che lui sta messo male, quindi gli “Auguri” sarebbero fuori luogo, “L’in bocca al lupo” ancora peggio – visto che non può risponderti il crepi – per non parlare del classico: “Stammi bene, riguardati”. Se sta messo peggio di uno straccio ha ben poco da riguardarsi. Per tirarla breve: Elliott, Commisso, Rybolovlev, il Milan ha tante “cure” da provare, ognuna con effetti indesiderati.
RIMEDI E CONTROINDICAZIONI Il Milan è malato e necessita di una terapia mirata, ma non proprio d’urto. Quelle attuabili oggi, puntano tutte a sconfiggere la patologia, ma con quali effetti? Mr. Li viene visto ormai come il più grave dei sintomi. Lui o chi per lui, ci ha portati ad oggi 9 luglio in una situazione surreale. Dall’altra parte ci sono Commisso, Rybolovlev ed Elliott. Antidoti dei quali si conoscono solo le controindicazioni e parte dei benefici. Gli effetti positivi sono immaginabili, il Milan messo meglio di oggi – e ci vorrebbe meno di poco -, ma attraverso quale percorso?
Commisso – Sangue italiano, “capa tosta” calabrese e un’idea: far tornare grande il Milan – la stessa di Mr. Li per intenderci -. Tutto bene, tutto bello. Gattuso confermato con lui, forse, l’altro calabrese Mirabelli e quindi, continuità di progetto – almeno fino a prova contraria -. Il personaggio è conosciuto da molti, ma tanti altri hanno comunque fatto notare che: il Milan è stato più volte in vendita e Mr. Commisso mai presente. Oltre a ciò vengono discussi anche i modi molto “americani” di uscire in pubblico sulla stampa parlando già da proprietario e presidente. Un tentativo estremo per giocare l’all-in, quell’azzardo giocato a suo tempo da Mr. Li, ma che non piace più ai milanisti.
Nuova gestione in vista

Milan, Elliot Commisso e Rybolovlev: chi ci sarà dopo Mr Li?
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Rybolovlev – Altro nome, altro azzardo. Uomo indiscutibilmente ricco, determinato a tal punto da provare il colpo all’ultimo minuto: perché? Come per Commisso, il Milan è stato in vendita per tanto tempo, lo è nuovamente da un po’, ma del russo – almeno in via ufficiale fino a ieri- nessuna traccia. Oggi ci troviamo davanti ad un magnate improvvisamente deciso a comprare il Milan, tra le incertezze e la fretta di chiudere che non è mai buona consigliera.
Elliott – Una sorta di “Cortisone”, soluzione in grado di tamponare qualsiasi problema di salute, salvo poi presentare il conto nel lungo periodo. Il fondo che di fatto ha permesso a Mr. Li questo anno di “Vita spericolata” alla guida del Milan, pare prontissimo a riprendersi tutto, interessi compresi. Logico, il debito non è stato saldato e il creditore batte cassa. I timori non sono legati alle capacità di Elliott di rivalutare l’investimento fatto e, mantenere il club ad un certo livello, ma alla rivoluzione che lo stesso patron temporaneo potrebbe volere nella parte dirigenziale. In parole povere: il cambio che sarebbe anche logico – per certi versi – andrebbe direttamente a discapito del Milan stesso.
Il lavoro fatto da Mirabelli vedrebbe cadere accordi verbali già raggiunti per ottimizzare il poco tempo rimasto, sarebbero da considerarsi nulli. Un nuovo Ds porterebbe nuove idee tecniche, nuovi profili e forse, un nuovo allenatore. Gattuso ha meritato la conferma sul campo e con i fatti, il tempo, non permette stravolgimenti o ulteriori colpevoli ritardi. Il Milan è malato, ma deve essere curato sul posto e in maniera diligente. Basta azzardi e ribaltoni, i giochi son finiti.




