Il Milan batte meritatamente la Lazio a San Siro dimostrando grande maturità, ecco cosa è cambiato rispetto all’anno scorso…
Il Milan vince 2-0 contro la Lazio, mantiene la porta inviolata ma soprattutto rimane saldo al primo posto, in compagnia di Napoli e Roma. Ecco cinque nostre considerazioni su questa partita!
Il Milan c’è, e si vede. Chiunque scenda in campo sa esattamente dove stare, e la partita contro la Lazio ha confermato questo aspetto: anche al 90esimo potevamo osservare i giocatori mantenere intatto lo schema di gioco. Può sembrare poco, ma il fatto che i calciatori sappiano come posizionarsi in campo permette un gioco più fluido e con meno errori. La mano di Pioli, qui, si vede ed è tatticamente impeccabile.
La difesa del Milan è una delle più forti in Serie A, forse la migliore insieme a quella dei cugini dell’Inter. Maignan, Calabria, Tomori, Romagnoli e Theo. Contro la Lazio il pacchetto arretrato era formato da questi giocatori, e tutti hanno disputato una prestazione ottima. Menzione d’onore per capitan Romagnoli, che ha retto benissimo lo scontro con gli attaccanti biancocelesti.
I miglioramenti del Diavolo

Milan-Lazio, ecco cosa è cambiato rispetto all’anno scorso
LEGGI ANCHE Calciomercato Milan, difesa: ecco perché le trattative sono saltate
Rispetto alla stagione precedente, il Milan quest’anno ha una rosa lunga e completa. Ogni ruolo è coperto da almeno due giocatori, e nell’economia della stagione questo è fondamentale. Contro la Lazio si è visto benissimo quanto la panchina possa dare un contributo. Ci riferiamo al caso Bakayoko, entrato nel secondo tempo e costretto subito a uscire per infortunio. L’anno scorso una situazione del genere avrebbe creato non pochi problemi a Pioli, che nella partita di domenica ha potuto subito rimpiazzare il francese con Bennacer.
A differenza della scorsa annata, c’è una crescita evidente da parte dei giocatori, primo fra tutti Sandro Tonali. Anche contro la Lazio ha dimostrato di essere un giocatore nuovo, completamente diverso dal centrocampista timido dello scorso anno. Ma non è l’unico, perché anche Leao e Saelemaekers stanno dimostrando di esser maturati non poco nel corso di questo periodo. Anche qui il lavoro di Pioli è stato importantissimo.
A distanza di più di tre mesi dall’infortunio, Zlatan torna e decide che decide lui. Gol e leadership nella sua breve partita contro la Lazio, e per una squadra comunque giovane un giocatore come Ibra è oro colato. Ma questo lo sapevamo già. Per il resto, bentornato Zlatan!




