Milan, Brahim Diaz alla sua seconda stagione ha collezionato 31 presenze in campionato, 4 in più rispetto alla prima stagione. Alla sua seconda stagione in rossonero ha collezionato 31 presenze in campionato, 4 in più rispetto alla sua prima stagione in Italia. Oltre 1.800 minuti in campo, 3 gol e 3 assist. Conti alla mano, lo spagnolo ha firmato in classifica 5 punti tondi tondi (due i guizzi determinanti, l’1-0 a Marassi contro la Sampdoria il 23 agosto e il gol in casa dello Spezia – match finito 2-1 per il diavolo – il 25 settembre).
Con i suoi 4 passaggi vincenti, nella stagione 2020/21, di punti in classifica Brahim ne aveva portati 4, 2 invece in via diretta con una delle 4 reti siglate contro Crotone, Fiorentina, Juventus e Torino (decisivo nel 3-2 del Milan a Firenze). Da uomo decisivo è stato forse un po’ più trequartista all’esordio e più attaccante al secondo giro. Ora, per il suo terzo capitolo in rossonero ci si aspetta da lui il tanto atteso salto di qualità.
Lo spagnolo continuerà a giocare nel Milan anche la prossima stagione. A meno di eclatanti novità provenienti dal mercato. Partirà titolare alle spalle del centravanti. Stefano Pioli ha totale fiducia nel suo fantasista: «Molti dimenticato che è ancora giovane e che è stata la sua prima esperienza da titolare in una grande squadra. È successo anche a Tonali un anno fa. Può capitare che una pressione così importante porti ad alti e bassi. È iniziata alla grande, poi gli infortuni e il Covid gli hanno tolto la fiducia, e forse ci ho messo del mio con qualche decisione».
Milan, che si fa con Brahim Diaz? Il punto
Diaz è la nuova grande sfida di Pioli. Esuberante, social, a volte troppo, Brahim è però ragazzo educato e intelligente. Sa come ottenere un risultato, i mesi di lavoro in allenamento insieme a Zlatan Ibrahimovic gli sono serviti. Diaz sa benissimo che impegno e sacrificio sono alla base del successo. Quello di squadra l’ex Real l’ha centrato con lo scudetto, il 19° della storia del Milan, manca ora un importante traguardo personale che gli possa aprire anche le porte della nazionale.
È il primo Under 23 della storia ad aver conquistato Premier League (nel 2018 con il Manchester City), Liga (nel 2020 con il Real Madrid) e Serie A (quest’anno con il Milan); per questo è stato premiato da Marca, in Spagna, con la “Tripla Corona”. L’accordo tra Milan e Real prevede un secondo anno di prestito in maglia rossonera e al momento non sono in programma incontri ufficiali tra le dirigenze dei due Club per discutere del suo futuro. Un futuro, di certo, il più immediato non lontano da Milano.




