Prima vittoria del Brasile all’esordio in Qatar e primi rimpianti “social” per tanti tifosi rossoneri, i quali hanno visto all’opera un giocatore che nel Milan non è mai riuscito a dare il meglio di sé come Lucas Paqueta…
Sui social, ma non solo, è subito rimbalzato il tanto atteso «rimpianto Milan» dopo il bel Paqueta che ieri sera ha illuminato il Brasile nella vittoria per 2-0 ai danni della Serbia.
Talento inespresso e finito ai margini
È un giocatore di talento e da sempre molto promettente Lucas Paqueta, che attualmente gioca in Premier, nel West Ham, e che quando arrivò a Milano, nel 2019, dopo una stagione fra (pochi) alti e (troppi) bassi, finì per perdere il posto da titolare nell’anno successivo terminando la sua avventura in rossonero ai margini della rosa a causa di un rendimento giudicato non all’altezza. Fu così che, quindi, andò via.
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«Rimpianto Milan»? No, è soltanto un brutto ricordo…
Nell’addio pesò la volontà del giocatore…
Ma basta riflettere un attimo per rendersi conto che la mancata permanenza in rossonero del brasiliano, andato via forse troppo presto dal Milan ed in seguito ad un periodo abbastanza sfortunato, è stata determinata soprattutto dalla volontà dello stesso giocatore (che, comunque, avrebbe ancora potuto far bene).
E che probabilmente chi lo rimpiange oggi è anche chi lo criticava ferocemente quando non riusciva ad esprimersi al meglio e a trovare la giusta collocazione.
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«Rimpianto Milan»? No, è soltanto un brutto ricordo…
Inutile guardare a “quel che non è stato”
Bisogna infine ricordare che quello era un altro Milan. È troppo facile, oggi, attaccarsi a dei ricordi sbiaditi e pensare a “quel che non è stato”.
È di sicuro più intellettualmente onesto, per chi è affezionato ai colori rosso e nero, guardare a “ciò che è” (ed il Milan attualmente è la squadra campione d’Italia). Ed in prospettiva futura, e con grande fiducia nel club e nel suo operato, a “ciò che sarà”.




