Il primo stadio del Milan risale all’inizio del secolo scorso e ha scritto l’era pionieristica del calcio italiano.
Non molti conosceranno la storia del primo campo da gioco del Milan. Si ,lo chiamo campo da gioco perché parlare di stadio sarebbe un’utopia. Il primo campo che vide ragazzi con maglie rossonere calpestare pochi fili d’erba inframezzate da terra che in caso di pioggia diventava fango, fu il Campo Trotter. Era situato all’interno dell’impianto Trotter nato soprattutto per farci svolgere corse di cavalli, di ciclismo e gare di tiro a volo.
La storia del primo stadio del Milan, dove era e cosa ne è rimasto
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Le linee che delimitavano il campo venivano fatte a mano con della calce. Le porte erano costituite da tre pali smontabili e senza reti che furono introdotte proprio dal Milan solo successivamente nel 1906. Non c’erano tribune, né spogliatoi. I giocatori quindi dovevano arrivare già vestiti oppure per farlo dovevano andare nello scantinato di casa Pirelli. Non c’erano biglietti da pagare per l’entrata e c’era solamente un cordone che divideva il pubblico dal campo.
Il primo incontro che il Milan disputò nel campo Trotter fu un amichevole Milan A-Milan B. La vera prima partita ufficiale fu un incontro celebrativo per la Medaglia del Re. Due tempi di 40 minuti ciascuno in cui il Milan batté la Mediolanum per 2-0. L’incontro che ebbe più seguito di pubblico fu una partita contro il Genoa, a quei tempi uno squadrone, a cui assistettero circa 500 spettatori malgrado la pioggia e il fango.
Ma adesso dov’è il campo Trotter? Per trovare il campo Trotter bisognerebbe guardare sotto piazza Duca d’Aosta, subito fuori la Stazione Centrale. Nell’aprile del 1902 infatti il Milan dovette abbandonarlo proprio perché il nuovo piano regolatore aveva previsto al suo posto la costruzione della attuale Stazione Centrale di Milano.




