Il Napoli è campione d’Italia, durante i festeggiamenti a una tv americana il patron De Laurentiis si è fatto sfuggire una battuta sgradevole.
Nemmeno scrivere la storia è bastato, nemmeno l’attesa piacevole degli ultimi giorni. Tra le vie di Napoli in molti non hanno ancora digerito l’eliminazione di Osimhen e compagni dai quarti di finale di Champions League. Il Milan tra pochi giorni si giocherà insieme all’Inter l’accesso alla finalissima di Istanbul e all’ombra del Vesuvio tutti resteranno a guardare, silenti e amareggiati.
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Napoli rosica ancora
Non ce ne vogliano gli amici partenopei, non è nostra intenzione generalizzare e puntare il dito contro la tifoseria azzurra. Anzi, godetevi il momento, la festa, la felicità, gli abbracci di queste settimane. Bene anche che ci siano gli sfottò, anzi guai se mancassero, peccato solo quando qualcuno superi il confine della sportività mettendo tanti – o tutti – sotto una cattiva luce. L’ultima (l’ennesima) segnalazione in ordine di tempo è arrivata ieri, durante la notte di Napoli e del Napoli.
Napoli, De Laurentiis non risparmia l’ultima frecciata al Milan
Il patron del Napoli De Laurentiis: «Proveremo a vincere la Champions se…»
I social hanno registrato ieri sera un messaggio provocatorio e fuori luogo per voce del primo tifoso azzurro. Non un tifoso qualunque, nientepopodimenoche il presidente della società campione d’Italia. Mentre da ogni angolo della Serie A giungevano verso il capoluogo campano le congratulazioni per lo storico traguardo ottenuto dagli uomini di Luciano Spalletti (compresi quelli del Milan), Aurelio De Laurentiis a una tv americana – si è visto bene dal dichiararlo a DAZN – si è lasciato scappare una frase poco gradevole. Una caduta di stile bella e buona, ma soprattutto pensata e voluta: «Speriamo di aver cominciato una nuova era – ha detto ai microfoni della Cbs-Paramount durante i festeggiamenti allo stadio Maradona – e il prossimo anno, e il prossimo anno ancora, ma adesso noi dobbiamo vincere la Champions League, e ci proveremo se gli arbitri non ci fermeranno». E ancora: «Siamo fuori perché per due volte gli arbitri non sono stati buoni, ma questa è la UEFA. Eravamo i più forti in Champions. Ci riproveremo l’anno prossimo e nei prossimi anni».
Su Twitter il popolo rossonero ha risposto alla provocazione. Scrive Gian, supporter del Diavolo: “Hanno vinto lo scudetto e pensano ancora alla partita con noi”. Segue a ruota il commento di Asia, tifosa milanista: “Ennesima dimostrazione di una società/persona che non sa né perdere, né vincere…che pena”. Stefano Bressi, giornalista di Pianeta Milan, raccoglie il comune pensiero in un tweet di quattro righe: “Queste parole, decisamente di poca classe e poco sportive, non fanno altro che alimentare l’idea che il Milan abbia tolto la ciliegina dalla torta partenopea. In sostanza: alimentano la goduria dei tifosi milanisti in un momento di goduria napoletana. Non una mossa furba…”
Napoli e lo scudetto della sportività
Il riferimento di ADL è al doppio confronto con il Milan, a detta dei complottisti del club azzurro (e di alcuni, troppi, suoi seguaci) segnato soprattutto da arbitraggi a favore dei rossoneri. Peccato che tra i ragli provenienti dal Sud nessuno abbia minimamente citato i due rigori – quello su Krunic clamoroso – negati al Milan durante il match di andata a San Siro. Complimenti Napoli per il tricolore che meritatamente ti sei conquistato sul campo, lo scudetto della sportività però – senza generalizzare, lo ribadiamo – ancora non ti appartiene. Cari amici napoletani, di strada da fare ne avete tanta e tanta ancora.
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