Il Milan, nonostante gli arrivi comunque di una certa caratura di Pulisic, Loftus Cheek e di Reijnders, atterrato a Linate alle 22.45 di lunedì, ad oggi risulta incompleto. Non solo in termini di acquisti, la punta è chiaro che il Milan la farà, ma soprattutto in termini di non cessioni. Inutile negarlo. Ma che il Milan si ripresenti ai nastri di partenza con Rebic e Origi, e con Giroud come punta titolare – a settembre 37 candeline – è preoccupante. Piazzare Rebic e Origi è impresa ardua, ma saranno proprio queste operazioni a dirci se il Milan si sarà mosso bene sul mercato. Perché Tonali al Newcastle per 80 milioni è un’operazione che non si poteva non fare, ma quella era decisamente un’operazione più semplice.
Tornando ai tifosi che avanzavano perplessità sull’operato della proprietà, accusata di “smantellare” la squadra, sicuramente avranno rivalutato l’operazione Tonali. Non solo alla luce degli arrivi di Pulisic e Loftus Cheek, ma anche delle cessioni in casa Inter di Brozovic e Onana, e – dulcis in fundo – dell’affaire Lukaku. Il quale, dopo aver tenuto sotto scacco per più di un mese la dirigenza nerazzurra, ha pensato bene di aprire alla Juve. La quale per il belga sarebbe disposta a “svenarsi” mettendo sul piatto uno stipendio da 12,5 milioni di euro, contro gli 8 dell’Inter.
Milan, sliding doors Tonali-Lukaku. Loftus-Cheek, elogio del pragmatismo
Calciomercato Milan, quali differenze tra Tonali e Lukaku?
Non per addentrarci nelle vicende nerazzurre, ma risulta difficile credere che Lukaku abbia “mollato” l’Inter perché offeso dalla scelta di Inzaghi di preferirgli Dzeko nella finale di Istanbul. Semplicemente, tra gli 8 milioni dell’Inter e i 12,5 della Juve, Lukaku ha dimostrato ancora una volta che i soldi vengono prima della gratitudine e di tanti bei discorsi. Per inciso: il rendimento di Tonali nelle ultime due stagioni in rossonero ha fatto sì che il Newcastle fosse disposto ad acquistarlo per 80 milioni, che sono stati prontamente reinvestiti sul mercato. Quindi Tonali, nonostante ora si stia allenando a Darsley Park, risulta essere ancora utile alla causa rossonera, “finanziando” i nuovi arrivi.
Da Tonali al suo successore di maglia, Ruben Loftus-Cheek. Il quale merita senz’altro un elogio per le sue prime parole in rossonero. Non per aver detto chissà che cosa o per aver baciato la maglia. Al contrario, per non essere risultato smielato, ammettendo, senza buonismi e ipocrisie, di seguire il Milan «specialmente da quando c’è Tomori, – sottolineando come per lui sia – un esempio fantastico per come ha affrontato questa nuova sfida lontano dall’Inghilterra e per il successo che ha avuto».




