Ci siamo. Tra una settimana esatta torneremo a scrivere di calcio giocato. Calcio concreto, quello più vero e autentico, quello che nonostante tutto ci appassiona ancora e ci permette di evadere, almeno per 90 minuti, dalla nostra quotidianità. A proposito di quotidianità, noi di Daily Milan siamo pronti per questa nuova mission: offrirvi il vostro “pane quotidiano” in salsa rossonera.
Privilegeremo sempre i fatti alle opinioni, l’analisi rigorosa (e appassionata) all’esaltazione collettiva da stadio, che pur vi faremo vivere in occasione di ogni partita attraverso i nostri canali social. Perché noi siamo pronti ad essere testimoni entusiasti delle gesta sportive della squadra diretta da mister Pioli e del miedo escénico che da sempre caratterizza San Siro.
Una settimana, dicevamo e saremo qui ad analizzare la prima partita di campionato, la trasferta di Bologna. Trasferta insidiosa contro il Bologna allenato da Thiago Motta reduce dalla vittoria in Coppa Italia contro il Cesena, ma anche dalla perdita di Arnautovic tornato all’Inter prontamente sostituito con Ndoye dal Basilea.
Insidiosa anche perché i rossoneri di Pioli sono ancora in cerca di quadratura e di amalgama. Un Milan che è riuscito a sopperire all’addio di Tonali che, come abbiamo più volte ricordato, proprio grazie all’incasso di 80 milioni ricevuti dal Newcastle per la sua cessione, ha consentito al duo Furlani-Moncada di allestire un nuovo centrocampo potenziandone le alternative.
Serve una punta

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La differenza è questa: Pioli partirà senza le certezze Tonali e Bennacer, ma avrà a disposizione un ventaglio di opzioni di assoluta qualità.
E una permanenza fondamentale: quella di Krunic, che ritroveremo in cabina di regia, pronto a garantire affidabilità e coperture ad un centrocampo dinamico e di qualità a vocazione offensiva incarnata dalle due mezzali Loftus-Cheek e Reijnders.
Presto per parlare di certezze, ma Pioli si affiderà al centrocampo che abbiamo imparato a conoscere in queste settimane, con Musah scalpitante, in grado di garantire atletismo e fisicità, i deficit più gravi della passata stagione.
Sistemato il centrocampo e la corsia offensiva di destra con gli acquisti di Pulisic e Chukwueze, che molto probabilmente si alterneranno, con Leao saldamente a sinistra, il Milan sta valutando il ruolo di vice-Giroud. Tutto ruota attorno alla permanenza di Lorenzo Colombo. Su di lui si è espresso recentemente anche Arrigo Sacchi, che lo vedrebbe bene in mezzo all’area a patto sia supportato da una manovra avvolgente e dal lavoro delle due ali.
Sarebbe decisamente più urgente, infatti, piazzare Origi. Urgente, ma sempre più complicato. Il problema, infatti, è che l’ex Liverpool, fuori dal progetto tecnico e manco a dirlo sul mercato, continua a rifiutare Turchia e Arabia perché vorrebbe solamente ritornare in Premier.




