Luka Jovic è stato uno dei giocatori del Milan più positivi in campo martedì sera in Champions League contro il Borussia Dortmund. Il serbo è entrato nella ripresa, al 77′ al posto di Adli e in venti minuti scarsi di gioco ha tirato tre volte e colpito il palo. Un approccio ottimo, di personalità, che non è facile mostrare così, di botto, soprattutto davanti ad un pubblico come quello di San Siro: allo stadio erano oltre 75mila le prsone del Meazza che hanno applaudito l’attaccante. Ma non basta, adesso è arrivato il momento di buttarla dentro davvero… e presto.
Anche perché da Jovic lo stesso Stefano Pioli si aspetta molto. L’ex Real Madrid e Fiorentina domani sera contro il Frosinone tornerà in campo titolare al centro dell’attacco mentre che Olivier Giroud in campionato debba scontare ancora un turno di squalifica. Gli manca il gol, la giocata decisiva. La serata di Champions, seppur vissuta per 77 minuti in panchina, potrebbe avergli dato la giusta carica.

Milan, Jovic promosso in Champions ma il Frosinone serve il gol
Ora o mai più: il momento di lasciare il segno è arrivato, se prima di Natale Jovic non riuscirà a sbloccarsi il Club potrebbe valutare una cessione in prestito a gennaio. Intanto all’alba del nuovo anno a Milanello potrebbe in ogni caso sbarcare un nuovo attaccante.
A Jovic manca il gol. L’ultimo in campionato lo ha firmato in maglia viola alla Roma il 27 maggio scorso. Nella sua prima stagione in Serie A ha gonfiato la rete sei volte, tre delle quali nelle prime quattordici giornate. In rossonero, in campionato ha giocato poco, 306 minuti fin qui distribuiti in otto1 partite: dopo tredici turni è ancora con le polveri bagnate.




