Il terzino del Milan risponde alle domande dei supporter rossoneri tramite un Q&A su Instagram organizzato con la Società.
Sulle sue condizioni di salute: «Io sto bene, fortunatamente nessuno della mia famiglia ha contratto il Virus. Purtroppo non è un periodo facile, siamo obbligati a rispettare la quarantena e rimanere in casa. Ho amici e amiche che hanno perso i loro cari purtroppo, spero ne usciremo il prima possibile».
Sul momento più bello in rossonero: «Probabilmente è stato il mio primo gol in Serie A, all’Olimpico contro la Roma. È stato un bellissimo gol, con un cucchiaio ad Alisson, che ha portato anche alla vittoria. Era un periodo in cui stavamo facendo veramente bene come squadra, quindi è stato un momento veramente di grande gioia».
CALABRIA Q&A: GLI ESORDI E IL FUTURO
Sul suo esordio da titolare: «La mia prima da titolare risale a tanto tempo fa, è stato nella stagione 2015-2016 con Mihajilović. Venivo da una partita da subentrato con il Palermo per un infortunio, circa venti minuti. Avevamo fatto una bellissima partita e la settimana dopo, con l’Udinese a Udine e il mister mi mise titolare. Ero molto emozionato, avevo solo 18 anni ed era la mia terza presenza in serie A. Ero agitato, concentrato e con molta voglia di fare. Vincemmo 3-2 e anche quella fu una bella emozione».
Sulle sue ispirazioni da piccolo: «In realtà non mi ispiravo a nessuno, l’unica voglia era quella di giocare per strada con gli amici, non mi piaceva per niente guardare le partite in TV».
Sul giocatore avversario con cui ha il rapporto migliore: «Ho un bel rapporto con tanti avversari, soprattutto con chi ho vissuto insieme esperienze passate nelle giovanili o in Nazionale, amici che tutt’ora sento».
Sugli aspetti in cui crede di dover migliorare: «Devo lavorare su tanti aspetti, come tutti. Penso di essere ancora giovane, ma di avere già tanta esperienza. Quest’anno, però, non è stato un anno positivo per me, non sono soddisfatto di quello che ho fatto fino ad ora. Credo di dover comunque trovare continuità e stabilità, perché quest’anno non è stato così».
CALABRIA Q&A: IL NUMERO 2, GLI ALLENAMENTI E…KOBE
Sulla scelta del numero 2: «Ho scelto il 2 perché mi ha portato fortuna in Primavera e in Nazionale ed è il numero del classico terzino destro da sempre, quindi ho scelto questo appena c’è stata l’occasione. Comunque sono legato anche ad altri numeri, come il 14, il 6 e il 96, per altri motivi».
Sul suo stato di forma: «Mi alleno a casa con una bike e dei pesi e stiamo oltretutto facendo delle videochiamate di gruppo, con tutta la squadra, in cui facciamo delle sedute specifiche con i preparatori atletici. Vedremo, in base a quello che decideranno, se potremo riprende o meno a giocare».
Sul suo legame con Kobe Bryant: «Sono un suo fan da anni. Purtroppo l’ho iniziato a seguire molto tardi, però mi piace andare a rivedermi i suoi video. È ed è stato una fonte di ispirazione per tutti con la sua mentalità, voglia e carisma. Era un grande tifoso rossonero, quindi probabilmente è stato anche per questo che mi ha avvicinato a lui. Purtroppo il mio sogno era quello di poterlo conoscere e questo non potrà accadere, ma sono comunque molto legato a lui».
CALABRIA Q&A: IL MESSAGGIO DI DAVIDE
Un messaggio ai tifosi: «Più che ai tifosi voglio mandare un messaggio a tutti i cittadini: cercare, nonostante il brutto periodo, di pensare a quante vittime ci sono e ci sono state. Capisco che non sia un periodo positivo per molti, soprattutto dal punto di vista economico, ma c’è di mezzo la vita. Stare in casa non lo vedo un sacrificio, soprattutto se legato al fatto che qualcuno sta perdendo i propri cari».