La telenovela legata al trasferimento di Charles De Ketelaere all’Atalanta, finalmente, sta per concludersi. Il belga, infatti, poco fa ha completato le visite mediche di rito ed ora deve solo apporre la firma sul contratto che lo legherà ai nerazzurri. Dopo un solo anno, quindi, Charles lascia il Milan per andare a cercare riscatto a Bergamo, agli ordini di Gian Piero Gasperini. In rossonero, il fiammingo ha messo a referto 40 presenze ed 1 assist. Un bottino, questo, davvero misero, in virtù di circa 35 milioni spesi dal “Diavolo” per strapparlo al Bruges.
L’ex tecnico, tra le altre, di Genoa ed Inter apprezza le qualità di De Ketelaere, come ha ammesso pubblicamente alcuni giorni fa. La fisicità, la buona tecnica ed il ruolo (trequartista) dell’ex Bruges sembrano infatti adatti al gioco della sua Atalanta. Quella nerazzurra, poi, è una piazza in cui i calciatori possono crescere con meno pressioni. Questo, probabilmente, è il principale vantaggio per Charles, che ha dimostrato di non avere la giusta personalità per reggere il difficile impatto con una piazza pretenziosa come quella del Milan.
Ancora una volta, quindi, un calciatore passerà dal Milan ad una squadra allenata da Gasperini in cerca di rilancio o di affermazione. Nel gennaio del 2015, infatti, l’allora rossonero M’Baye Niang andò in prestito semestrale al Genoa. Lì, agli ordini dell’attuale tecnico dell’Atalanta, il franco-senegalese si mise in mostra, totalizzando 14 presenze, 5 gol e 3 assist. Tornato al Milan nel giugno di quell’anno, Niang divenne poi titolare durante la stagione successiva, scalzando Luiz Adriano nelle gerarchie di Sinisa Mihajlovic.
Nel gennaio del 2015, poi, Jesus Suso fece lo stesso percorso di Niang. Dopo aver trovato pochissimo spazio fino a quel momento (il calciatore era arrivato al Milan dal Liverpool un anno prima), lo spagnolo si trasferì all’ombra della Lanterna, sponda rossoblù, per dimostrare il suo valore. Anche in quel caso, Gasperini seppe valorizzare il rinforzo arrivatogli dal club rossonero. Nei sei mesi di Genoa, infatti, Suso totalizzò 19 presenze, 6 gol ed 1 assist. Quando tornò al Milan, poi, l’ala spagnola diventò un “titolarissimo” della squadra di Montella, che era subentrato a Mihajlovic.
Cinque anni dopo, invece, toccò a Mattia Caldara lasciare il Milan con la formula del prestito per cercare fortuna agli ordini di Gasperini. Il club rossonero, infatti, lo cedette in prestito all’Atalanta per 18 mesi, sperando che la “Dea” lo riscattasse. Per lui si trattò di un ritorno al passato, poiché era cresciuto nel settore giovanile nerazzurro ed aveva giocato con la prima squadra dal 2016 al 2018. Nel gennaio del 2017, in verità, la Juve l’aveva acquistato per 19 milioni di euro, lasciandolo però in prestito ai bergamaschi per 18 mesi. Proprio nell’estate del 2018, poi, Caldara passò al Milan nell’ambito dell’operazione che riportò Bonucci alla Juventus, ma la sua esperienza in rossonero è stata sfortunata. In totale, egli ha collezionato solamente 2 presenze con la maglia del “Diavolo”.