L’ex portiere del Milan Angelo Pagotto si racconta al CorSera e si paragona a Buffon, poi ricorda un parallelo con Maradona. Le rivelazioni
L’ex portiere del Milan Angelo Pagotto si è raccontato in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, nella quale ha svelato importanti retroscena e rivelazioni scottanti sulla sua carriera.
Ricordiamo che l’estremo difensore fu uno dei più grandi portieri del panorama italiano, insieme a Buffon, e raggiunse l’apice della sua carriera nella stagione 1995-1996, quando diventò il portiere titolare della Sampdoria e della nazionale Under-21, con cui vinse l’europeo.
Poi, però, il buoi, la scoperta della cocaina e il punto più basso della sua carriera calcistica, con tanto di squalifica per 8 anni per l’uso di sostanze stupefacenti:
Per me era evasione, soprattutto quando non avevo obiettivi. In quel momento ero al Crotone, giocavo poco, la mia carriera era finita. Ho conosciuto tante brutte persone a cui non ho saputo dire di no. La droga mi distaccava dalla realtà. Credevo che risolvesse i problemi, ma non era così. Ne sono stato dipendente per tre anni e ho sofferto di depressione. Per sei mesi non mi sono alzato dal divano, prendo ancora gli psicofarmaci. Ho provato a smettere diverse volte, non ci sono mai riuscito
Questo, invece, il passaggio dell’intervista su Maradona, che come rivelato da Pagotto soffrì dei suoi stessi problemi, ma non riuscì mai ad uscirne:
Negli ultimi mesi in azzurro si allenava da solo col preparatore. Quando si stufava, iniziava a giocare con noi ragazzi. Tirava in porta, provava i rigori, ci dava consigli. Abbiamo avuto gli stessi problemi. Io mi sono ripreso, lui no
L’ex portiere del Milan Angelo Pagotto si confessa: io e Buffon i più forti, poi ho scoperto la cocaina che mi ha cambiato!
Ex Milan, Angelo Pagotto si confessa: io come Buffon: Maradona? Io ne sono uscito, lui no…
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La vita privata di Pagotto è sempre stata turbolenta:
Scatta la squalifica e mi chiede un periodo di riflessione. Guarda caso proprio quando non c’erano più i soldi di prima. Sosteneva che dovessi ammettere le mie colpe, così da salvare il contratto. Evidentemente avevo scelto la persona sbagliata. Mi trasferii per un periodo a Bordighera, dove con mia mamma avevamo comprato un hotel. Lì conosco quella che sarebbe diventata la mia seconda moglie. Da lei ho avuto due figli, Gaia di 22 anni e Alex di 18. Ma anche con lei non è finita bene
Oggi, però, l’ex portiere afferma di aver cambiato vita e di voler raggiungere ancora diversi obiettivi:
Ho accanto una donna che amo, spero di avere un altro figlio anche se a 51 anni non sono più un ragazzino. E ho tanti obiettivi da realizzare. Non sarò contento fino a quando non li avrò raggiunti