La partita del Ferraris di ieri sera tra Genoa e Milan è entrata di diritto nella storia della Serie A come una della gare più lunghe di sempre. I 104:15 minuti di gioco disputati tra colpi di scena, cartellini rossi e salvataggi al limite del miracoloso, rappresentano l’ingresso al decimo posto nella speciale classifica. Le statistiche non raccontano però l’ardore, la sofferenza, la speranza e i brividi che si provano durante certe partite. Le emozioni che sgorgano come fiume in piena ed invadono i nostri occhi fino ad inumidirli dalla commozione, fino ad offuscare anche la ragione travolti dall’ardente desiderio che il triplice fischio dell’arbitro dia nuovo input al cuore di battere. Cuore che ha soffocato in gola il proprio battito per donarlo figuratamente alla propria “amata” in sofferenza.
Il confronto tra Genoa e Milan è durato anche più del tempo effettivo scandito dai numeri, è stato un susseguirsi di scariche adrenaliniche iniziate già prima del fischio di avvio. Il pareggio del primo pomeriggio dell’Inter a San Siro aveva difatti acceso le speranze, il desiderio di tifosi e squadra di lanciarsi da soli in un primo tentativo di fuga colorato di rosso e di nero. Un primo posto solitario sopravanzando proprio chi si era divertito a strapazzare il Diavolo che, come direbbe Keyser Söze, ha confezionato il più grande inganno facendo credere al mondo che lui non esista. La partita è stata vibrante, accesa e mai doma. Al minuto 87 si incendia, come colpita da una scarica di un fulmine che catapulta tutti in una realtà parallela, un metaverso emozionale in cui il tempo sembra conoscere un moto di scorrimento diverso da quello terrestre.
Genoa-Milan, partita tra le più lunghe della storia in Serie A
Genoa-Milan, la gara a suo modo fa la storia. Il record
Dall’asse americano Musah-Pulisic scaturisce il gol che proietta il Milan tra le stelle in un firmamento a strisce rossonere. Poi il lungo, straziante controllo VAR. Tra petto e mano scorrono i secondi, lunghissimi istanti infiniti. E’ ufficiale il vantaggio finalmente, il Milan conduce a Genova. Maignan, poco dopo, in uscita piuttosto pericolosa rimescola le carte della partita, sfidando la sorte ed il destino. Ancora minuti che sembrano ore, il Milan ha terminato i cambi e non può schierare Sportiello. Si offre Giroud che decide di girare la spalle al suo ruolo natio da attaccante per indossare i guanti da portiere. La casacca verde che indossa, con affisso il nome del compagno Maignan, ha il colore della speranza che attraversa, come un brivido di paura, la schiena dei tifosi del Milan desiderosi che il tempo trascorra il più in fretta possibile.
Supplemento di recupero, raddoppiati i 7 minuti concessi dall’arbitro Piccinini che alimentano ancora più phatos al momento, come se quello già vissuto non fosse ancora sufficiente. Minuti di recupero che diventeranno quasi 15 alla fine. I 15 minuti tra i più lunghi che i tifosi del Milan ricordino. L’uscita di Giroud su Puskas congela sia il cuore dei tifosi rossoneri al Ferraris che di quelli a casa. Il francese si getta alla disperata scegliendo in modo perfetto il tempo dell’intervento e, da portiere consumato, ha un riflesso felino per riagguantare la palla stringendola forte al petto guadagnandosi l’abbraccio dei suoi compagni. Gara che non termina nemmeno al fischio finale di Piccinini, la corsa festante di Furlani sotto lo spicchio occupato dai tifosi del Milan e sua esultanza rappresentano il manifesto di una notte tutta cuore e gruppo, di una volontà ferrea di essere il Milan.
Il record…
Genoa e Milan hanno disputato una delle partite più lunghe di sempre della Serie A, di sicuro la più lunga degli ultimi anni per i tifosi del Milan. Da ogni grande sofferenza scaturisce una gioia di pari intensità e quindi, argomentando su questa tesi, potremmo dire con assoluta certezza che, dopo il derby perso e la prova di carattere e determinazione monstre ottemperata ieri sera, il primato solitario rappresenti il giusto riconoscimento per il Milan. E’ solo l’inizio e di tempo, anche questa volta, ne manca in abbondanza ma questa gara rischia di diventare quella partita a fine campionato ricordata da tutti, perché da essa tutto nacque per scrivere il magnifico epilogo che solo tra qualche mese scopriremo se diverrà realtà.