I nodi di calciomercato del Milan sono un problema di difficile risoluzione. Come riuscire a fare una decente campagna acquisti? Vediamolo. Sguardo al presente, ma anche rivolto al futuro. Il Milan che saluta il 2021, per il secondo anno consecutivo chiudendo con il sorriso stampato in volto, pianifica sotto traccia i passi per le prossime stagioni. A tenere banco è il mercato, da sempre tema centrale che stuzzica e diverte i tifosi, con due capitoli aperti, apertissimi, ancora in parte da scrivere: il primo è “la campagna acquisti”, con il sicuro arrivo a gennaio di un difensore centrale per tamponare l’assenza prolungata di Simon Kjaer fermo ai box fino all’estate; il secondo capitolo invece “la situazione rinnovi”, con tre nodi ingarbugliati ancora tutti da sciogliere, di cui due anche piuttosto urgenti Franck Kessié e Alessio Romagnoli vanno in scadenza di contratto a fine giugno.
Il Milan prima deve capire cosa vuole fare, se continuare a lottare per tornare al vertice insieme al suo capitano o puntare su una completa trasformazione del pacchetto centrali in difesa iniziata con l’arrivo di Tomori a gennaio. Diverso discorso riguarda Kessié: l’ivoriano prende tempo, ha alzato la posta, chiede un cospicuo aumento dell’ingaggio (da 2,2 milioni a 8,5) e si guarda intorno. Il Tottenham di Antonio Conte è entrato a gamba tesa e insiste. Non un semplice sondaggio, gli Spurs fanno sul serio e Franck strizza l’occhio. Sembra di rivivere l’operazione Calhanoglu, in uscita da Casa Milan per cambiare poi sponda del Naviglio in estate.
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E il Milan? Il Milan guarda, ha offerto a Franck un adeguamento di tutto rispetto (6,5 milioni di euro) poi rifiutato. La sensazione è che il Milan che nascerà in futuro non sarà più il Milan di Franck Kessié. Sarà invece il Milan di Theo Hernandez. L’ex Real Madrid va in scadenza di contratto il 30 giugno 2024 e percepisce all’anno 1,5 milioni di euro netti. Poco, forse, per il reale valore del giocatore e le attenzioni che in 18 mesi in maglia rossonera si è attirato a sé ovunque in Europa. Le sirene iniziano a farsi sentire, come per Kessié le principali provenienti dalla Premier League.
Il Milan ha già messo in chiaro al Chelsea – per fare un nome su tutti – che il terzino francese è incedibile. Per blindare sul serio Theo, però, e dare un segnale ancora più chiaro e decisivo, bisogna al più presto rivedere qualcosa nelle cifre, sullo stipendio. E Ibrahimovic? Chiuderà la carriera al Milan. Firmato il rinnovo di Pioli, Zlatan ha dato il proprio benestare: resterà in rossonero anche la prossima stagione. Per la stretta di mano non c’è fretta, nessun ostacolo si metterà di traverso tra il Club e il campione svedese, sempre più bandiera rossonera. Sarà anche (e ancora) il Milan di Ibra.




