Zlatan è tornato a parlare della sua ultima stagione da calciatore e della decisione di fermarsi definitivamente: «Ad essere sincero – ha detto -, quando vedo tutti gli attaccanti lì fuori penso che potrei giocare ancora e che potrei fare molto più di loro e meglio di loro. Non è una questione di ego. Potrei farti molti nomi, non penso di essere migliore del 95% di loro, sono migliore del 95% di loro. Non mi manca il pubblico, non ne ho bisogno. Ho giocato per venti o venticinque anni davanti a novantamila persone e ho fatto di tutto. Mi sono fatto fischiare, mi sono fatto amare ed oggi non ho bisogno di quel tipo di attenzione.
Dopo il Milan Zlatan Ibrahimovic poteva andare in Arabia ma ha rifiutato
Ex Milan, Zlatan Ibrahimovic e le sirene d’Arabia
Sono quello che sono e sono ricordato per ciò che ho fatto in campo. Non cerco di essere riconosciuto o cose del genere, altrimenti farei il commentatore o cose che fanno altri ex giocatori. Loro lo fanno perché gli manca attenzione e perché vogliono essere ancora davanti ad una telecamera. Li capisco, perché in campo ti senti vivo, senti l’adrenalina, senti l’erba, i duelli, il calore, l’atmosfera. Poi dipende da come sei, io ero un giocatore emozionale, ma ora le cose sono cambiate e faccio una vita normale».
Ibra ha ammesso di aver ricevuto anche lui offerte dal campionato dell’Arabia Saudita: «E’ logico voler guadagnare il più possibile, ad un certo punto può diventare anche quella una sfida. E’ questo che ti rende davvero felice? Sarai morto prima di aver pensato a tutto questo. Anch’io ho ricevuto un’offerta dall’Arabia, così come dalla Cina in passato. 100 milioni di euro. Ma volevo terminare la mia carriera sul palcoscenico più importante a livello internazionale. E’ giusto porsi problemi morali? Assolutamente no, il calcio è calcio in Europa come in Medio Oriente. Chi siamo noi per giudicare chi pensa al proprio avvenire e a quello della sua famiglia», ha aggiunto l’ex campione del Milan.