Drastico turnover di Stefano Pioli per la sfida di domani pomeriggio a Bologna, il tecnico sposta il focus: tutto sulla Champions.
Il Milan che scenderà in campo domani sera allo stadio “Dall’Ara” di Bologna sarà inedito, completamente o quasi rivoluzionato. Se ne parla dal pomeriggio di ieri: Stefano Pioli farà riposare dieci undicesimi della squadra scesa in campo mercoledì a San Siro contro il Napoli. Solo Mike Maignan sarà confermato nello schieramento titolare che affronterà alle 15 il team di Thiago Motta.
Una scelta che lancia un messaggio inequivocabile e per certi versi in contrasto con quanto più volte ribadito del tecnico: il Milan oggi ha in testa solo la Champions League e il match di martedì al Maradona che vale l’accesso alle semifinali. Una scelta certamente comprensibile anche – se non soprattutto – per il guadagno che genererebbe la possibile qualificazione.
Pioli sposta il focus: priorità al Napoli
La corsa all’edizione 23/24 della più prestigiosa competizione europea, quella che passa dritta per il campionato, è una priorità oggi congelata, cristallizzata per almeno una manciata di giorni. «La Champions per noi è domani» aveva dichiarato Pioli alla vigilia di Fiorentina-Milan, ultima curva prima del match di ritorno degli ottavi di Champions contro il Tottenham, poi pareggiato a Londra.
È nascosto un chiaro messaggio dietro l’ultimo “azzardo” di Pioli
LEGGI ANCHE Il video del giornalista del Napoli che festeggia il gol…ma ha segnato “u Milàn!”
Non parlerà oggi il tecnico del Milan, non è prevista la conferenza stampa pre Bologna ed è un peccato: sarebbe stato curioso sentire il pensiero del mister su questo improvviso cambio di focus. Possiamo però immaginarlo. Il Milan in campionato è quarto (piazzamento che per tornare nell’Europa dei grandi potrebbe non bastare), Inter e Atalanta mordono alle spalle è vero ma mancano ancora otto turni ai titoli di coda. Bisogna accelerare, c’è tempo però per farlo anche più avanti. In Champions invece il Diavolo ha solo altri novanta e rotti minuti per allungare il sogno. Per di più nella tana del “nemico”, infuocata più che mai.
