Non giustifica minimamente i problemi che stanno frenando il Milan, detto ciò alcune decisioni arbitrali prese ieri pomeriggio a Lecce sono parse piuttosto discutibili. Una su tutte? Il tocco con la mano di Pongracic nella ripresa – non punito del fischietto siciliano – che ha portato poi all’espulsione di Giroud. L’arbitro, Rosario Abisso della sezione di Palermo, al Via del Mare non ha di certo raggiunto la sufficienza.
Nel primo tempo prestazione del direttore di gara coerente, scelte equilibrate e nulla di particolare da segnalare. Nella ripresa invece il crollo. Al 53’, prima della rimonta dei padroni di casa, iniziativa di Theo Hernandez in area di rigore, Dorgu tocca il pallone con il braccio largo ma Abisso non fischia il penalty e dalla Sala VAR nessuno interviene. Il vero patatrac arriva però nei minuti finali.
Al 93′ Giroud protesta platealmente per un mani di Pongracic (che effettivamente tocca la palla con la mano destra) mentre abbraccia il francese. Grave errore di Abisso. L’arbitro è lì ma si perde il dettaglio e Giroud diventa una furia: prima il giallo e poi rosso diretto (l’ex Chelsea salterà Milan-Fiorentina alla ripresa del campionato, superata la sosta). Giusto annullare il 3-2 di Piccoli sul finale: il direttore di gara però convalida il gran gol dell’attaccante del Lecce – conclusione da distanza siderale a superare Maignan – e solo il VAR lo invita a tornare sui suoi passi. Le immagini sul monitor segnalano un pestone del giocatore di D’Aversa su Thiaw a inizio azione, non sembra volontario ma il regolamento parla chiaro: gol irregolare.