Sabato pomeriggio a Lecce Ruben Loftus-Cheek non è sceso in campo. Inserito nella lista dei convocati da Stefano Pioli, reduce dalla prova eccellente in Champions contro il PSG il centrocampista inglese è rimasto in panchina, indisponibile: «È qui con noi per stare con la squadra ma non ha recuperato dallo sforzo e quindi non giocherà» la spiegazione dell’allenatore a DAZN nel pre partita. Versione sulla quale è tornato oggi sul suo canale YouTube il giornalista e tifoso Carlo Pellegatti: «Tutti si sono posti il problema “ma Pioli cosa se l’è portato a fare Loftus-Cheek se il giocatore era stanco dopo essere stato fermo tanto?”. Vi dico una bella cosa… È lui che ha voluto assolutamente stare vicino alla squadra. Era in scarpe da tennis in panchina e non in tribuna».
«Ruben si sente già un grande leader del Milan» ha aggiunto Pellegatti. Il giornalista ex Mediaset si è poi rivolto ai «milanisti che hanno una certa sensibilità», a quelli cioè «che sono contenti quando un giocatore infortunato o acciaccato non vuole restare a casa, non vuole rimane a guardare la tv, a fare un giro o a giocare alla playstation: Loftus-Cheek – ha sottolineato Pellegatti – ha voluto stare vicino ai compagni in una partita delicata».
Secondo Pellegatti, l’ex Chelsea, arrivato a Milanello nel corso dell’estate al posto di Sandro Tonali, si candida a diventare un punto di riferimento dello spogliatoio rossonero: «Loftus-Cheek è nel mio cuore ancora di più – ha detto il Pelle -, questo gesto di vicinanza lo può eleggere in futuro anche al ruolo di leader morale del gruppo».