Melissa Satta non si sente una mangiauomini e racconta che ha seguito Kevin-Prince Boateng ovunque Berettini? Non perdeva per colpa mia…
Melissa Satta non si è fatta mancare niente nella vita. Nemmeno in fatto di uomini. Il settimanale F parlando di lei fa l’elenco. È stata la fidanzata invidiatissima del bomber Bobo Vieri (2006-2011), la moglie del centrocampista Kevin-Prince Boateng, poi la mamma di Maddox. Nel 2020 è finito il matrimonio e pochi anni dopo ha cambiato sport, è arrivato il bello del tennis italiano, Matteo Berrettini. Ora, dopo un addio discusso e finito ovviamente sui giornali, c’è un nuovo amore. Un amore che la rende “strafelice”. Quello con Carlo Gussalli Beretta. E pensare «che volevo fare la giornalista…».
E invece no anche se ha condotto programmi come Controcampo, Tiki Taka e Sky Calcio Club. E in futuro chissà. Una grande tifosa del Milan con un passato da calciatrice che con il suo ex marito ha girato mezza Europa. Tutto per amore.
Mi sono trasferita mille volte. A Düsserdolf, a Milano, in Spagna, a Barcellona, a Francoforte, poi di nuovo in Italia, in Turchia a Istanbul. Il figlio l’ho avuto a 27 anni, in Germania, lontano da tutto, dalle amiche, dalla famiglia. Ho lottato per continuare ad avere una carriera. Ho lavorato fino all’ottavo mese e dopo mi sono presa soltanto sei settimane. Lui mi diceva: penso a tutto io, non preoccuparti. Sarebbe stato più comodo, ma io volevo costruire qualcosa di mio
Melissa Satta, Da Boateng a Berettini? Non sono una mangiauomini
Melissa Satta, ho seguito Kevin-Prince Boateng ovunque. Berettini? Non perdeva per colpa mia…
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La descrivono «come una mangiauomini». Ma non è così: «Io che sono tutt’altro, sempre in tuta e leggings», racconta ancora al settimanale F.
Con Kevin Prince Boateng «sono stata dieci anni, l’ho seguito a ogni cambio di squadra. Poi mi sono separata. Ho avuto delle storie, e mi sembra anche normale. Ho passato un anno con Matteo, e ora sto vivendo qualcosa di nuovo e di bello…».
A proposito di Matteo Berettini:
Quando dicono che sono sex addicted e che Matteo perdeva le partite per colpa mia, allora no. All’inizio ci ridevo su, poi le insinuazioni sono diventate pesanti, o!ensive. Ci sono cosiddetti giornalisti che per avere un like scrivono di tutto. Sono un personaggio pubblico, è vero, ma ho un figlio che naviga su Internet e va a scuola. Non sono disposta a tollerare gli insulti