A un mese all’apertura ufficiale del mercato, con Maldini e Massara il Milan (alla faccia dei criticoni) è già a un passo da due talenti. Se questo è l’inizio ci sarà da divertirsi.
Pensatela come volete, ma certi attacchi sui social proprio fatichiamo a digerirsi. La stagione sportiva 22/23 domenica sera per il Milan chiuderà i battenti, l’estate afosa del mercato è solo alle porte, emozionante, lunga, noiosa, ma ai piani alti di Casa Milan il lavoro è già iniziato, intenso. Checché se ne dica, il “nuovo” team di Gerry Cardinale è operativo e pronto a costruire un Milan più competitivo.
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Si parla di budget, ormai sul web siamo diventati tutti esperti contabili. “È poco! Ridicolo! Ne servirebbe di più! Se non investono, se ne vadano! Lascino ad altri!”. Ormai si sente e si legge di tutto, ogni motivo è buono per lanciare attacchi o vere e proprie crociate. È il bello e al tempo stesso il brutto del grande frullatore della rete: macina e mischia ogni pensiero, soprattutto quelli più insensati e volgari.
Kamada e Loftus-Cheek, il Milan è già re del mercato
Che motivo c’è di polemizzare sulle azioni o previsioni del Milan oggi, a un mese dall’apertura ufficiale del calciomercato? Casomai andrebbe fatto il contrario. Ancora una volta, infatti, il club rossonero è riuscito ad anticipare i tempi e ad assicurarsi un primo colpo in prospettiva: è in arrivo il giapponese dell’Eintracht Daichi Kamada, nome seguito fino all’ultimo anche dal Napoli del ds Giuntoli (da tutti oggi considerato il miglior dirigente sportivo in Italia). Il Diavolo l’ha soffiato a De Laurentiis con maestria. Non solo, in arrivo a Milanello c’è pure Loftus-Cheek, inglese, centrocampista, altro giocatore di talento.
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L’attacco dei “soliti” tifosi: in tanti chiedono di licenziare Maldini
I disfattismi purtroppo continueranno a circolare. Siamo un popolo variopinto, gran parte del quale non è mai contenuto di nulla, sempre pronto a puntare il dito. Siamo tutti bravi a dire “si poteva fare di più”. Gli stessi tifosi che chiedono oggi la testa di Paolo Maldini (“un incompetente” scrivono dall’alto del loro sapere) sono quelli che un anno fa lo esaltavano per il trionfo in campionato di Ibra e compagni. L’ex capitano è quotidianamente preso di mira per le scelte della scorsa estate, colpevole di aver sperperato 35 milioni di euro – come fossero soldi dei tifosi – nell’acquisto di Charles De ketelaere (ne riparleremo!). I soldati in battaglia contro Paolo sono gli stessi che oggi parlano benissimo dei dirigenti delle altre società. Guardano dove la bandiera soffia, spengono la testa e usano la pancia.
Non sempre è oro quel che luccica…
Alla Juve, allora, cosa dovremmo dire dopo il caso Pogba? E al Psg dopo la stagione incolore di Renato Sanches? Un flop bello e buono (peraltro il portoghese era sulla lista della spesa del Milan la scorsa estate). Ma nell’elenco sono in tanti a far compagnia a CDK: Bassey dell’Ajax, Pierre-Emerick Aubameyang del Chelsea, Dele Alli del Besiktas… Non sempre le mosse costose sul mercato si trasformano in oro anche sul campo. Non è una colpa estrema di Maldini (incredibile metterlo in discussione), Paolo, sia chiaro, ha responsabilità quanto Pioli e il giocatore. I tifosi, quelli che usano la testa, almeno loro, lo hanno capito.
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