Milan e Real Madrid sono tre le squadre negli Stati Uniti che contano il maggior numero di sostenitori e appassionati. Non è un caso. I rossoneri da 5 anni siano governati da due fondi americani, prima Elliott (dal 2018 al 2022) e da un anno RedBird. Non è nemmeno un caso che il primo big match dei rossoneri nel Soccer Champions Tour 2023 sarà proprio contro il Madrid di Ancelotti. Già tutto esaurito. Il Milan venerdì salperà per gli States e domenica sarà di scena sul verde del Rose Bowl di Pasadena (California) davanti a 100mila persone.
Il Milan smuove, il Real Madrid per storia e blasone ancora di più. Entrambe contano un seguito di fan incredibile oltre i confini delle rispettive nazioni. Non che in patria la tendenza cambi, anzi: la campagna abbonamenti dei rossoneri, ad esempio, in anticipo rispetto allo scorso anno è già tutta sold out nella quota stabilita delle 41.500 tessere per la nuova stagione. Restano ancora invenduti pacchetti VIP nell’hospitality più esclusiva di San Siro.
Il Milan riparte dall’America e da lì fonda nuove radici verso un futuro ancora più roseo, per il club ma anche per tutta la Serie A. Degli attori in scena, proprietari di club in Italia, Gerry Cardinale è l’unico oggi veramente attivo per far crescere di valore il massimo campionato di calcio italiano nel mondo. Alla Leaders Week a Londra a fine settembre, il numero uno di Casa Milan aveva spiegato come per la lega italiana sia fondamentale diminuire il gap delle entrate derivanti dai diritti televisivi all’estero con gli altri top campionati calcistici europei.
Milan, America a tinte rossonere (ma non solo): nuovo boom con Cardinale. Il piano…
Milan, scoppia la passione negli States
Un dato continua a far riflettere e descrive il cuore del problema. Infront Sports & Media, compagnia che gestisce i diritti mediatici di molti dei principali eventi sportivi internazionali, versa circa 138 milioni di euro all’anno per commercializzare i diritti tv della Serie A all’estero, esclusi Stati Uniti e le aree del Medio Oriente e Nord Africa. La Premier League, il massimo campionato di calcio inglese e il più ricco in Europa, per il triennio 2022-2025 supererà quota 10 miliardi per i diritti tv nazionali e internazionali.
Anche la Liga spagnola è più avanti della Serie A. «Semplicemente – aveva dichiarato Cardinale – non penso che ci dovrebbe essere un differenziale di tre a uno tra i ricavi dei media in Premier, LaLiga e Serie A. Non guardo una squadra senza guardare l’ecosistema in cui si trova. E vedo un enorme valore incorporato e una traiettoria di crescita di valore sia per il Milan che per la Serie A. E il modo in cui la pensiamo è che le nostre attività di riportare il Milan in alto dovrebbe avere un effetto derivativo nell’aiutare a rialzare tutto il sistema Serie A».
Credere che il Milan abbia scelto il ritiro negli States solo perché ha una proprietà americana è fin troppo banale. Il piano di RedBird (o se preferite la missione) ha un raggio di vedute più ampio. Il Milan sta consolidando sempre più il suo già stretto legame con gli States il cui bacino di utenza (di sportivi e appassionati) è potenzialmente molto ampio. Dal prossimo anno, negli Stati Uniti il seguito di tifosi interessati alle gesta dei rossoneri e a tutto ciò che ruoterà attorno a Pulisic e compagni aumenterà esponenzialmente. E il campionato Italiano ne guadagnerà di riflesso.