Calciomercato, la strada che vuole seguire il Milan griffato RedBird è un sentiero ispido e insicuro, non adatto ai tifosi “con i mocassini”. L’editoriale del direttore, Luca Rosia.
Tanto per capirci una volta per tutte: se vi aspettate un Milan da grandi colpi di mercato siete sulla strada sbagliata. Il mercato faraonico del Real Madrid, che di recente ha firmato Jude Bellingham acquistandolo dal Borussia Dortmund per un affare complessivo da 120 milioni, il Milan non può ovviamente permetterselo.
Leggi anche: Milan, anche il Corriere: assalto a Theo. Derby con l’Inter per due big
Il Milan griffato Elliott prima, RedBird dalla scorsa estate, ha scelto di seguire la strada della sostenibilità, per sua natura l’unica alla propria portata. Un percorso virtuoso molto simile, per dirla tutta, l’ha intrapreso l’Inter di Steven Zhang finalista di Champions, la differenza è che il nuovo Milan a stelle e strisce sui conti guarda ogni conseguenza e i cugini un po’ meno.
Il nuovo Milan di Gerry Cardinale ogni passo avanti vuole farlo bene. Il circolo che va alimentato di continuo a RedBird è chiaro fin dal principio, dal primo giorno al comando in Via Aldo Rossi: meno si è competitivi e meno si vince, più il brand rischia di svalutarsi. Problema che per ora non esiste, anzi, da calcoli fatti altrove emerge lo scenario esattamente opposto: da uno studio condotto dalla rivista Forbes, il Milan risolta infatti tra i 27 club che hanno almeno raddoppiato il valore negli ultimi 5 anni.
La “formula Milan” non cambia
Va salvaguardata la competitività e va tradotta velocemente in vittorie e trofei. Una formula, un circolo appunto, che Gerry Cardinale conosce molto bene. Il primo passaggio essenziale è il rafforzamento della squadra. Chiariamo. Il Milan nel corso dell’estate lavorerà su operazioni gratuite, o meno, lo farà ma non di certo in via esclusiva. Coglierà qualche occasione (Marcus Thuram libero a parametro zero, o il giapponese Daichi Kamada) e successivamente dirà la sua nel cuore della piazza, dove le trattative a colpi di milioni da luglio domineranno la scena.
Nessun rilancio roboante, nessun botto da far saltare i tifosi sul divano ma operazioni comunque attraenti. Giovani in rilievo, acquisti di qualità pronti a salpare verso la consacrazione. Nomi conosciuti, altri un po’ meno. Geoffrey Moncada, capo dell’area scouting ed ex prodigio di mercato al Monaco, ne possiede una lista da far invidia a qualsiasi direttore sportivo, anche del Real.
Leggi anche: Milan, stop Maignan in nazionale: aggiornamento sulle condizioni
Milan, calciomercato affascinante ma nulla è low cost
A proposito di talenti freschi e pronti a prendersi la scena, Davide Frattesi è uno di questi (valore del cartellino 35 milioni). Tra gli ultimi profili svelati da Radio Mercato ecco quello di Arda Güler, due puntini sulla “u” ciascuno dal valore di circa 10 milioni di euro. Di low cost non c’è proprio nulla insomma: per l’ingaggio o per il cartellino i talenti, quelli veri, hanno sempre un costo.
Calciomercato Milan, il fascino delle scommesse
Ha venticinque anni il centrocampista del Fenerbahçe, i massimi esperti lo considerano una sicura stella del prossimo decennio; per molti opinionisti osservatori, invece, Arda Güler è soprattutto una scommessa molto rischiosa. Il percorso del Milan verso le vette più alte passa però soprattutto da qui, che piaccia o non piaccia a gran parte dei tifosi.
L’autostrada della comodità che può permettersi il Real Madrid e che un tempo poteva concedersi il Milan di Silvio Berlusconi, per il Diavolo di oggi è purissima utopia. Lasciamo stare l’eleganza, le raffinatezze, “i mocassini da tifosi ben abituati”. Via invece, e con buona lena, lungo sentieri più incerti, più ispidi e selvaggi, di terra battuta come quella dei campetti di provincia calpestati da Moncada. Sarà certamente un viaggio nuovo e faticoso, ma annusate la bellezza: anche molto affascinante.
Resta collegato con il mondo rossonero, segui Daily Milan anche su Facebook.