Con il passaggio al 3-4-2-1, il Milan sembra aver smarrito la strada del gol, gravi lacune e poche realizzazioni.
Quando Pioli ha deciso il cambio di modulo dal 4-2-3-1 al 3-4-2-1 ha cercato di proteggere maggiormente la difesa reduce dalle “imbarcate” di gennaio. Il nuovo modulo ha però inciso pesantemente sull’attacco. Analizziamo la situazione. Il primo effetto è che con il cambio di modulo la media reti a partite è calata del 23%. Nelle sei partite in esame, sono stati segnati solo sette gol fra cui un’autorete e un rigore.
Milan c’è un grosso problema da risolvere
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Due Giroud e Messias, uno Hernandez e Ibra su rigore. Inoltre si è bloccato Leao a segno 8 volte precedentemente e fermo ormai da quasi tre mesi al gol di Salerno. Il giocatore portoghese afferma che la nuova posizione gli piace, ma i risultati sul campo sembrano dire il contrario. Manca completamente in fase offensiva la presenza degli altri reparti. Centrocampisti e difensori sono scomparsi dai tabellini a parte Hernandez.
Altra caratteristica negativa è la completa assenza dei cosiddetti “gol dalla panchina”. Questa era una situazione che già quest’anno si era evidenziata, infatti sono stati solamente 3 su 44 le realizzazioni di giocatori che sono subentrati a partita in corso. Abbiamo già evidenziato nei giorni scorsi la tendenza del Milan di quest’anno a giocare più al centro e meno sulle fasce.
L’effetto provocato è stato una diminuzione di cross dal 7° posto della scorsa stagione all’ 11° della presente. Fattore da non sottovalutare avendo come unica punta Giroud che fà del colpo di testa una delle armi principali. Un altro fattore problematico, già lo scorso anno in evidenza, ma quest’anno ancora più conclamato, sono la quasi assenza di gol da palle inattive.
Se lo scorso anno con i gol all’inizio del campionato di Ibra, Florenzi e Tonali la situazione era stata mascherata, quest’anno invece è veramente sotto gli occhi di tutti. Il Milan è la peggior squadra come percentuale di rete realizzate da calci da fermo (rigori esclusi) arrivando al 9% sul totale. Una percentuale pessima rispetto al 33% della Juventus, il 29% della Roma e il 27% del Verona.
Purtroppo nel calcio di oggi molte partite si risolvono sfruttando queste situazioni e il Milan in questo è completamente deficitario. Concludendo, sicuramente il cambio di modulo ha inciso nel rendere asfittico l’attacco rossonero, ma allo stesso tempo si sono acuiti dei difetti che già lo scorso anno erano presenti anche se in forma più lieve. Bisogna correre ai ripari.




