Il Milan di Stefano Pioli sta lavorando sull’intensità: il Diavolo spinge soprattutto con Pulisic che è già una star
La rivoluzione è ufficialmente cominciata anche dentro al campo, i primi segnali di un Milan diverso si sono visti ieri nell’amichevole che i rossoneri hanno affrontato a Milanello contro il Lumezzane, formazione di Serie C. Teatro il campo ribassato, per buona pace del pugno di tifosi che un’ora prima del fischio d’inizio si sono riuniti attorno alla recinzione del campo laterale, quello però occupato dalla Primavera di Abate.
Tra gli appunti di un caldo pomeriggio a Milanello, uno dei tanti e meno sentiti della stagione, ma non per questo meno importante spicca Pulisic: il trequartista statunitense arrivato dal Chelsea, nella prima sgambata vera delle pre-season si è preso buona parte della scena. Quattro dei sette gol con i quali il Diavolo ha spazzato via i rossoblù dell’airone Caracciolo (l’ex Brescia è il presidente del Lumezzane) sono arrivati grazie ai suoi assist. Largo a sinistra ha unito corsa e intuizione, buone giocate, buon ritmo, il desiderio di chi sa di trovarsi davanti a una chance che non può sbagliare. Saranno altri ovviamente i test dei verdetti.
Milan, Pulisic è già una star e non solo in Usa…
Milan, chili e intensità: il Diavolo spinge e Pulisic è già una star
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Quello di domenica (della nottata italiana di lunedì) contro il Real Madrid di Carletto Ancelotti darà una misura più realistica del suo potenziale. Dal nuovo 11 Pioli si aspetta grandi cose, ma anche da ragazzi più in erba come Pobega, ieri autore di due gol e Colombo. Su Tommaso il tecnico ha le idee molto chiare, vuole farlo crescere e nel farlo ha già rispolverato gli appunti scritti tre anni fa durante le lezioni a Tonali: il dialogo in campo tra Pioli e Pobega ieri è sembrato molto simile a quello tra l’allenatore e l’ex numero 8 ora passato al Newcastle.
Tornando a Pulisic, nuova star del Milan e non solo perché in pochi giorni in rossonero ha venduto più magliette di tutti i suoi nuovi colleghi (soprattutto negli States), l’americano si è ufficialmente iscritto anche al ruolo di validissima alternativa a Leao, largo a sinistra. Sull’out opposto Pioli ha provato Romero nella ripresa (due tempi da trenta minuti con un cospicuo recupero), l’esperimento più caro al tecnico però si è visto in mezzo al campo, cuore del nuovo 4-3-3 che potrà essere modulo di partenza e alternativo al classico 4-2-3-1, il sistema di gioco che due anni fa ha portato il Diavolo sull’Olimpo.
Milan, non solo Pulisic da Pioli…
Il nuovo Milan ha aggiunto muscoli, centimetri, dinamismo, un Loftus-Cheek alla Kessie in attesa di dare spazio anche a Tjiiani Reijnders, l’olandese volante (nel senso che gioca ovunque) di cui tutti dalle parti di Carnago ne parlano un gran bene. La sensazione è che Pioli voglia rinunciare al 10 puro e muovere le pedine là davanti in base alle caratteristiche dell’avversario che si troverà di fronte. Ieri il Lumezzane ha solo fatto il solletico a Calabria e compagni (anche se da corner i rossoblu hanno sfiorato un clamoroso gol), il Real nel weekend a Pasadena metterà a dura prova cinghie e ingranaggi.