Abbiamo l’immagine del nuovo Milan, il nuovo DIavolo. Eccola: quella che vedete, postata da Rafael Leao nelle sue storie di Instagram e accompagnata con un esemplificativo: “Distruggiamoli tutti”. Leao e Chukwueze: chiamatele “le ali della libertà”, le corna del diavolo: pronte ad infilzare le difese avversarie. Se nella tournée americana l’interesse principale era vedere l’intessa che poteva esserci tra Leao e Pulisic, il Milan rientrato a Milanello abbraccia finalmente Chukwueze.
L’acquisto, parafrasando “Il cavaliere oscuro”, che il Milan merita e di cui aveva sicuramente più bisogno (punta a parte). Ribadiamo: con Leao a imperversare sulla fascia sinistra, mancava un esterno destro in grado di concludere e andare a far gol, da fuori area con il sinistro a giro sul palo lungo, come andando ad aggredire la profondità. Chukwueze possiede entrambe queste caratteristiche e presumibilmente sarà lui il titolare, la freccia dell’arco destro.
Milan, chiudete gli occhi e immaginateli già a San Siro!
Milan, il nuovo Diavolo è da sballo…
Anche perché Pulisc su questo binario è stato provato e, come già analizzato, abbiamo visto che si trova più a suo agio a sinistra o dietro la punta e, salvo contingenze del momento, difficilmente lo vedremo a destra. Aspetto questo che, oltre a sollevare la questione modulo, introduce una possibile sana competizione tra Pulisic e Chukwueze, considerato che l’americano ha già avuto modo di integrarsi e finora ha disputato tutte le amichevole estive fin qui disputate, da quella contro il Lumezzane a quella contro il Barcellona. Mentre l’ex Villarreal finora ha potuto prendere confidenza con il prato verde di Milanello prima di “accogliere” la squadra al rientro dagli Stati Uniti.
Dicevamo di questo rientro, di questa seconda parte di preparazione che porterà al debutto, tra due settimane esatte, lunedì 21 agosto al Dall’Ara contro il Bologna. Spicca, giganteggia un’immagine magnete, già iconica carica di esplosività. Basta guardarla e poi chiudere gli occhi…immaginarla nel contesto degli ottantamila di San Siro. Vertigine pura, toglie il respiro.