Con la cessione di De Ketelaere da parte del Milan, se ne va un mercato intero: il paragone con Kakà non reggeva, forse Gourcuff? Il punto…
Ormai possiamo dirlo: il trasferimento imminente di De Ketelaere all’Atalanta chiude un cerchio, quello della passata gestione sportiva del duo Maldini-Massara. Perché con la cessione di De Ketelaere, se ne va un mercato intero, quello dell’estate 2022. Al netto di Origi, comunque considerato fuori dal progetto tecnico, resiste, anzi è stato promosso, il solo Malick Thiaw.
È passato giusto un anno e una settimana dal debutto di De Ketelaere con la maglia del Milan: stadio Romeo Menti di Vicenza, risultato di 6-1 per i rossoneri. Probabilmente la miglior prestazione che si ricordi di De Ketelaere, entrato acclamato dal pubblico e subito protagonista di giocate pregevoli. Stavamo esaltando l’ex Bruges, che qualcuno paragonò addirittura a Kakà. Un paragone mai grave quanto quello di Gourcuff accostato a Zidane.
Tra l’eccitata vestale di opinionisti rossoneri, traspariva un certo entusiasmo anche per l’arrivo, un mese prima, dell’altro belga, Divock Origi, arrivato a parametro zero dal Liverpool dopo due stagioni in cui non risucì più ad incidere. L’esordio, esattamente un anno fa a San Siro nella partita vinta 4-2 contro l’Udinese. Tra l’altro in quell’occasione Origi divenne il millesimo giocatore della storia a vestire la maglia del Milan. Poi il suo primo gol, il 22 ottobre sempre a San Siro, nella gara vinta per 4-1 contro il Monza. Poi più nulla, fino al suo secondo gol, tanto bello quanto inutile, il 29 gennaio sempre a San Siro, in uno dei momenti più drammatici della passata stagione, la gara persa 5-2 contro il Sassuolo.
Il belga accostato a Kakà non ha retto il peso di un accostamento esagerato
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Origi è l’ultimo baluardo di un mercato, quello della passata stagione, fallimentare, e non è un caso che per lui non siano arrivate offerte concrete. Al punto che c’è chi ha proposto di reinserirlo in squadra e provare a coinvolgerlo in ottica di una permanenza sempre più probabile, anche se non auspicabile per 4 milioni di motivi. Il riferimento è chiaramente ad un ingaggio pesantissimo e immeritato.
Rimaniamo speranzosi, in attesa di un’offerta. Al netto di Origi, con De Ketealere in procinto di passare all’Atalanta, c’è accordo su tutto: prestito oneroso a 3 milioni di euro, diritto di riscatto a 23, con ingaggio tutto a carico dell’Atalanta, ai quali dobbiamo aggiungere quel 10% al Milan sull’eventuale cessione del giocatore da parte della Dea ad un altro club. Constatiamo come siano ben cinque su sei i giocatori ceduti dello scorso mercato.
Di Origi e De Ketelaere abbiamo detto. Ai quali dobbiamo aggiungere Adli, sempre sul mercato, Dest e Vranckx lasciati partire per fine prestito. Thiaw non solo è l’unico rimasto ma, come dicevamo, si è anche guadagnato una crescente considerazione da parte di Pioli.