Pioli ha dovuto affrontare la Fiorentina con varie defezioni (e non da poco) e ha deciso di cambiare tanto tatticamente. Il Mister ha, pertanto, adattato il proprio undici titolare a nuovi meccanismi tattici al fine di mettere i propri uomini più talentuosi nelle migliori condizioni possibili e, allo stesso tempo, adattarsi allo. schieramento viola. Le novità hanno riguardato sia la fase difensiva (nuova disposizione degli uomini e. marcatura più a zona del solito) sia la fase offensiva (prima costruzione e schieramento organizzati diversamente rispetti ai match precedenti).

Se nelle passate partite il Milan ha sempre difeso organizzandosi in una sorta di 4-2-3-1 (con Reijnders come centrocampista più avanzato in pressione), contro i viola era più che altro Musah ad alzarsi in pressione andando addirittura ad affiancare Jovic. In questo modo, lo schieramento difensivo assumeva più le sembianze di un 4-2-4. Così facendo era possibile coprire, con Musah e Jovic stessi, le linee di passaggio su entrambi i registi viola: Duncan e Arthur. I due mediani rossoneri (Reijnders e Pobega), allo stesso tempo, hanno adottato una marcatura. più a zona, creando una gabbia attorno a Bonaventura ed, eventualmente, andando in copertura anche sugli esterni d’attacco viola.
A differenza di quanto visto in tutta la prima parte di stagione, le idee tattiche in fase di prima costruzione e sviluppo della manovra offensiva si sono totalmente ribaltate. Si è passati da vedere i terzini più accentrati a. giocare quasi come mediani a vederli estremamente larghi e avanzati, praticamente sulle linee laterali e all’altezza degli attaccanti. Giocando la Fiorentina a uomo in fase difensiva, infatti, i movimenti a stringere degli attaccanti. rossoneri portavano via i terzini viola, liberando le praterie ai terzini sulle fasce (vedi i numerosi lanci di Maignan su Calabria).




