L’allenatore del Milan Marco Giampaolo ha parlato in vista della prossima sfida del Diavolo in casa del Genoa al Ferraris, ora è tutto nero…
Vigilia di campionato oggi a Milanello e vigilia di trasferta per il Milan, impegnati domani sera (ore 20.45, diretta streaming su DAZN) nel terzo anticipo della 7^ giornata di Serie A. Come di consueto, Mister Marco Giampaolo ha presentato il match in sala conferenze rispondendo alle domande dei media. Ecco le sue dichiarazioni prima della partenza per la Liguria.
LA REAZIONE – «Le sconfitte minano il morale dei calciatori, chi pensa che non sia così sbaglia. Bisogna analizzare le cose che abbiamo fatto male, sia collettivamente che individualmente con i calciatori, mettere in atto confronti che possono aiutare la squadra a superare i problemi. Lo abbiamo fatto a viso aperto, senza nasconderci. Non bisogna ragionare con l’io ma con il noi. Sento la responsabilità di far bene ma non per me stesso, per la squadra. Gli interessi individuali non contano nulla rispetto al Milan».
I GIUDIZI – «Adesso qualsiasi considerazione rischia di essere fuorviante, sbagliata. Dopo 6 punti in 6 partite tutte le sentenze sono pessimistiche e si vede tutto nero. Anche ora serve equilibrio, sono molto prudente nell’avere giudizi definitivi. Chi è abituato a vivere dall’interno e a sentire umori e sensazioni sa che la squadra ha ampissimi margini di miglioramento soprattutto dal punto di vista mentale. La battaglia da vincere sta nel coinvolgimento mentale nel fare certe cose in un determinato modo».
REINA E ROMAGNOLI – «Pepe ha esperienza internazionale, sa cosa dire, è un leader dello spogliatoio ed è ascoltato dai compagni, li ha chiamati a raccolta. Nelle difficoltà la prima cosa che fa l’essere umano è alzare il livello di attenzione. I giocatori devono dare la vita per la maglia e non per me, nei calciatori ho riscontrato entusiasmo fin dal primo giorno, sul lavoro e sulle metodologie di allenamento. Significa che la squadra crede in quello che fa. Dobbiamo avere la forza di soffrire, mantenere la barra dritta, tirarci su le maniche e stare attenti ai particolari».
Le parole del tecnico del Diavolo
Verso Genoa-Milan, Marco Giampaolo: adesso è tutto nero
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LE ULTIME SCONFITTE – «Tra Torino e la Fiorentina sono passati solo due giorni, forse non abbiamo recuperato bene e a San Siro eravamo obbligati a vincere. Ci possono essere tante motivazioni ma noi lavoriamo per evitare certe battute di arresto, è importante l’equilibrio».
IL MOMENTO – «Nessuno si aspettava questa situazione ma ora ci siamo dentro e dobbiamo venirne fuori. Probabilmente la motivazione è che abbiamo sbagliato qualcosa».
PIĄTEK – «Il Milan non può rinunciare all’attaccante più prolifico dello scorso campionato, perché se non segna lui non posso farlo io. Deve soffrire, poi può stare in panchina come accaduto contro il Brescia, però noi dobbiamo fare affidamento su di lui. I giocatori importanti devono stare in trincea».
LE CRITICHE – «Sono abituato a soffrire calcisticamente parlando, non serve rispondere platealmente o mettere su teatrini. Bisogna smentire attraverso il lavoro in questo momento, sono sul pezzo e so che l’unica strada è il lavoro, il sentimento e l’affiliazione della squadra. Continuerò a far le cose che ho sempre fatto, nel bene e nel male, che mi hanno portato ad allenare il Milan».
I TIFOSI – «Non discuto il malumore e le contestazioni, la squadra non si esprime come dovrebbe. Bisogna responsabilizzarci nella maniera giusta, trovare la lucidità per giocare bene, la palla non deve scottare. Mi preoccupo molto di queste dinamiche: dopo le ultime sconfitte non puoi non alzare l’attenzione, ma ci vuole anche la giusta personalità per giocare a calcio. Non se ne viene fuori diversamente».