Ibra show sul Red Carpet dell’hotel Sheraton Milan San Siro. Ieri i rossoneri hanno partecipato alla Charity Dinner per il 20° Anniversario di Fondazione Milan.
Quando parla Ibra, tutto il mondo tace. Ogni frase un titolo, ogni frase un lampo di luce e anche la più banale fa rumore. Ieri sera Zlatan è stato ospite come i suoi compagni di squadra di una Charity Dinner organizzata all’Hotel Sheraton Milan San Siro per i primi 20° Anni di Fondazione Milan. E a proposito di luce… Al suo arrivo, nello sparuto gruppo di giornalisti invitati ad accogliere gli ospiti sul Red Carpet, è scoccata la scintilla.
La battuta di Ibra sul Red Carpet di Fondazione Milan
«Prima arriva la luce e poi arriva lui!» commenta Carlo Pellegatti mentre il campione svedese è ancora a una decina di metri di distanza, appena uscito dall’auto che lo ha accompagnato alla serata di gala. Quando Ibra si presenta in abito total black davanti alla stampa, il Pelle ripete la frase guardandolo negli occhi: «Zlatan, sono stato un po’ limitativo che ho detto “si vedeva la luce, poi è arrivato Zlatan?”». Ibra apre le braccia in segno di approvazione: «Esatto, è arrivata luce». Poi la battuta che diventa titolo e rimbalza in pochi minuti su siti e social media: «E (la luce, ndr) arriva ancora di più».
Milan, Ibra show sul Red Carpet: «Si vedeva la luce, poi sei arrivato tu». E lui risponde così
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Ibrahimovic scalpita, vuole tornare in campo e lasciare un altro segno. L’operazione al ginocchio è finalmente alle spalle. Domenica potrebbe essere la volta buona: con una settimana in più nelle gambe e di allenamenti insieme ai compagni, nel weekend potrebbe giocare qualche decina di minuti. Si scalda per l’Atalanta e se il match si metterà per il Milan sui binari giusti, Pioli gli concederà una passerella sul verde di San Siro.
Non ci sarà il Red Carpet, ma Zlatan sul tappeto verde del Meazza (che per la verità è un po’ un disastro) come sempre si troverà a suo agio. Lo è nei panni dell’attore, in quelli di modello – ieri era uno dei più eleganti della squadra -, figuriamoci nella veste da calciatore, la sua preferita fin da bambino. I tifosi non vedono l’ora di urlare il suo nome. Serve la luce di Ibra per illuminare il sentiero del Milan verso l’Europa. La stessa che ha trascinato il Milan a febbraio fuori dal tunnel.




