Puntuale arriva la sentenza del Codice Gerenzani per un Milan fortunato ma anche nello che ora con Sergio Conceiçao può anche battere l’Inter
Inopinata vittoria del nuovo Milan di Sergio Conceiçao contro una Juventus ancora una volta vittima delle alchimie di Thiago Motta. Indubbiamente una buona iniezione di fiducia per poter affrontare in finale l’Inter straripante delle ultime esibizioni.
Un 2-1 figlio di una partita a due facce: nel primo tempo Milan bloccato e contratto, ancora troppo impegnato a mantenere le nuove posizioni impartite da Mister Conceiçao. Nel secondo squadra più sciolta con l’ingresso di Musah in mezzo in luogo dell’algerino ancora reduce dall’infortunio.
Il goal del vantaggio bianconero provocato dalla pessima posizione di un Theo, tuttora irriconoscibile, che si è fatto tagliare fuori da un’ imbucata di Kephren Thuram per Yildiz, il quale ha fulminato Maignan.
Nella ripresa è cambiato lo scenario con le sostituzioni: dopo il raddoppio sfiorato dal giovane turco, Mister Motta sostituiva un opaco Vlahovic, arretrando il raggio di azione juventino ed incoraggiando la squadra rossonera, che in mezzo trovava più fluidità di gioco con l’innesto di Musah in luogo di Bennacer, che liberava da maggiori vincoli Rejinders e Fofana.
La Juventus si abbassava troppo ed il Milan, dopo un errore grossolano di Theo, ancora lui, solo davanti a Di Gregorio, ne approfittava, beneficiando di un rigore regalato da Locatelli e raddoppiando con una buffa autorete di Gatti.
Milan, il Codide Gerenzani assolve la fortuna: nel calcio ci sta anche quella!
Milan, il Codice Gerenzani: ora tutto è possibile con Sergio Conceiçao, anche battere l’Inter
Alla fine Mister Conceiçao con un po’ di fortuna porta a a casa una vittoria, insperata dopo un grigio primo tempo, che non deve, tuttavia, lasciar andare i tifosi rossoneri a facili entusiasmi: il Milan è ancora una squadra convalescente, che deve ancora assimilare nuovi schemi e rifare una buona preparazione atletica per risalire la china in campionato e tornare in zona Champions.
Poi, ha subito il banco di prova attualmente più duro da affrontare: il derby in finale. I rivali nerazzurri sembrano al momento fuori portata ma la semifinale di Supercoppa Italiana conferma ancora una volta che le partite possono svoltare repentinamente con pochi episodi.
Vedremo se questo nuovo corso rossonero avrà donato carattere e solidità ad una squadra finora incompiuta e incostante…