Chiamatelo campo-mercato. Il connubio che caratterizzerà tutto il mese di agosto. Sì perché, come abbiamo visto, saranno settimane caldissime sul fronte mercato, vedasi situazioni di Krunic e De Ketelaere che potrebbero aprire scenari completamente nuovi, in attesa anche di una punta, di cui il Milan, lo ribadiamo, ha tremendamente bisogno. Ma occhio al campo. Alle indicazioni che arrivano dal prato verde. Del mercato, abbiamo detto: da monitorare situazioni in evoluzione di Krunic (attesa rilancio dell’offerta del Fenerbache) e De Ketelaere (manca solo il suo sì per il trasferimento all’Atalanta).
Ma le prime uscite del nuovo Milan qualche indicazione l’hanno fornita. Su tutte, il Milan tende a sbilanciarsi troppo e concretizzare poco. Un rischio che abbiamo più volte sottolineato, e sarà anche la sfida più urgente per Stefano Pioli, garantire una stabilità tattica ad una squadra a vocazione ampiamente offensiva. Questa considerazione ci porta inevitabilmente a parlare del modulo. La veste tattica privilegiata da Pioli è il 4-3-3. Il perché lo abbiamo detto: garantisce maggiore copertura e filtro a centrocampo, considerato che, al netto di Giroud punta, Leao e Chukwueze sono spiriti offensivi. Serve dunque più densità e fisicità a centrocampo, onde evitare situazioni spiacevoli, come in occasione dei due derby di Champions, dove Tonali e Krunic furono assaliti da Mkhitaryan, Calhanoglu e Barella.
Milan, il connubio campo-mercato. Occhio al “nodo” Pulisic! Ecco di cosa si tratta…
Calciomercato Milan, attenzione alla “questione” Pulisic…
Inciso: il centrocampo dell’Inter, ad oggi, rimane più forte e affidabile. Quello del Milan è ancora una incognita, anche se gli innesti sono rigorosamente funzionali al progetto tecnico, oltreché a risultare sostenibili sul piano economico. Loftus-Cheek e Reijnders saranno le mezzali. Krunic ad oggi è il titolare del vertice basso di centrocampo, per qualità e affidabilità. Musah all’occorrenza potrebbe fungere da mezzala, anche se Pioli lo proverà al posto di Krunic. Questo è il quadro, ad oggi, dalla metà campo in su. Una domanda sorge spontanea…
Pulisic? Occhio perché le cose sono due: o il Milan gioca con il 4-2-3-1, modulo che prevede Pulisic dietro la punta. Altrimenti con il 4-3-3, ruolo ad oggi preferito da Pioli, Pulisic rischierebbe di non partire titolare. Anche perché dalle prime uscite una cosa è emersa, Pulisic difficilmente gioca esterno destro. Più a suo agio a sinistra, ma a sinistra la corsia è di proprietà di un certo Rafael Leao. Ergo: o Pioli ridisegna la veste tattica del suo Milan, altrimenti Pulisic rischia di essere difficilmente collocabile. Con Chukwueze saldo sulla destra e Leao, manco a dirlo, sulla sinistra. Un nodo che Pioli dovrà essere bravo, se non a sciogliere, a gestire.