In attesa di sviluppi calciomercato sul doppio fronte Krunic-De Ketelaere, risulta doveroso precisare come per il primo il Milan sia irremovibile: vuole almeno 15 milioni, il triplo di quanto offerto dal Fenerbache. Tanti soldi. D’altra parte, quando parliamo di Krunic, parliamo di un giocatore titolare fondamentale per Stefano Pioli. Discorso completamente diverso per De Ketelaere. Il belga non è più ritenuto utile al progetto, la panchina di 90 minuti contro il Barcellona dimostra che il Milan si è dimostrato disposto a cedere il giocatore in prestito.
Come ormai noto, mercoledì sera il club di via Aldo Rossi ha raggiunto un accordo totale con l’Atalanta sulla base di un prestito oneroso a 3 milioni di euro più diritto di riscatto fissato a 23 milioni. Ai quali dovremmo aggiungere, secondo quanto riportato da Matteo Moretto, giornalista di Relevo, il 10% sull’eventuale cessione del giocatore da parte della Dea ad un altro club.
Ora la palla passa al giocatore e al suo entourage che in queste ore stanno incontrando l’Atalanta e Gasperini, che “impazzisce” per De Ketelaere, per capire progetto e “programma di rilancio” che il tecnico dei bergamaschi ha in mente per il giocatore, che ha anche sentito al telefono in mattinata. Gasperini lo conosciamo, il rischio per De Ketealaere riguarda proprio il fatto che se non dovesse dare risposte in breve tempo, Gasperini potrebbe spazientirsi e metterlo all’angolo. Il “metodo Gasperini” è ferreo: chiede sempre il massimo dai propri giocatori, sia dal punto di vista fisico-atletico che tecnico-tattico, senza guardare in faccia nessuno. Se si stanca di un giocatore, risulta irremovibile. Vedasi, tra le altre, le varie rotture eccellenti con i vari Papu Gomez, Ilicic, Hateboer, Demiral. Della serie “Gasp dà, Gasp toglie”. È probabile che De Ketelaere con il suo entourage stiano valutando e chiedendo garanzie in questo senso.
Milan, Krunic-CDK: l’ora delle scelte! Musah e quel bisbiglio d’eccitazione
Calciomercato Milan, ore decisive per Krunic e CDK
Anche perché, come abbiamo riportato, le pretendenti per il belga non mancano. Tanto è vero che nelle ultime ore si è aggiunto anche il Fulham, disposto a trattare l’acquisto del cartellino, che il Milan valuta 28-30 milioni di euro, cifra che con sentirebbe di evitare una minusvalenza sul prossimo bilancio.Tornando a Krunic, ripetiamo come l’intenzione del Milan sia quella di trattenere il giocatore, salvo offerte attorno ai 15 milioni. Una cosa è certa, dovesse partire Krunic, Pioli in quel ruolo vuole un giocatore di sicura affidabilità, considerato il ruolo nevralgico da cui parte e si snoda tutta la manovra del Milan. Come ha rivelato Carlo Pellegatti in mattinata, «l’eventuale partenza di Krunic non farebbe piacere a Pioli». Resta il fatto che il Fenerbahce non molla e sarebbe pronto a rilanciare l’offerta.
Tra questi nodi da sciogliere, c’è finalmente la certezza dello sbarco, nella serata di ieri, di Yunus Musah (ottavo acquisto del duo Furlani-Moncada), che stamane ha svolto le visite mediche di rito, concluse intorno alle ore 15. E nel pomeriggio si è recato a Casa Milan, attorno alle 16, per la firma sul contratto fino al 2028. In serata l’annuncio ufficiale. L’americano, originario di Castelfranco Veneto, dove ha vissuto fino agli 11 anni, è costato circa 20 milioni di euro più 1 di bonus. Le sensazione che suscita l’arrivo di Musah, altro giocatore duttile che può essere impiegato come mezzala o vertice basso, è la stessa che si prova nei confronti di questo nuovo Milan: tanta curiosità. Curiosità e, ci permettiamo, un “bisbiglio di eccitazione”.




