Se Milan-Lazio fosse terminata a fine primo tempo, Rafa Leao avrebbe chiuso con uno sbiadito 5,5 in pagella. Il portoghese si è acceso al 38esimo, è letteralmente sgattaiolato via tra due uomini, ha visto Giroud al centro e ha provato a servirlo. Il Milan è cresciuto lì, sul finale della prima frazione chiusa poi con una ghiotta occasione da gol a un soffio dal recupero sciupata sul palo da Tijjani Reijnders.
Il Milan ha preso fiducia spinto da Leao, la sua stella più luminosa, anche e soprattutto però da Christian Pulisic. L’americano ha viaggiato a ritmo altalenante ma già nel primo tempo ha dato segnali incoraggianti: è cresciuto minuto dopo minuto ed è rimasto in partita fino al cambio con Chukwueze, salutato dagli applausi del Meazza. Milan-Lazio l’ha accesa lui (insieme a San Siro) nella ripresa. Cross, pennellate, poi il gol dell’1-0 su assist di Leao. Anche quando sembra che stia facendo le cose con sufficienza, Rafa ti regala due assist. “Doppia spunta blu” scrive la Gazzetta dello Sport nelle sue pagelle: voto 7, “quando si sveglia ruggisce tutto il Milan”. O lo ami o lo odi Leao, non c’è una via di mezzo.
Ieri il nuovo 10 di Pioli contro la Lazio è sceso in campo per l’ottava volta in stagione, la settima da titolare. Con i due passaggi decisivi nel secondo tempo (il primo, appunto, a Pulisic al 60′, il secondo a Okafor all’88’) è salito a quota 3 assist stagionali. L’ex Lille sforna un assist ogni 224 minuti sul terreno di gioco. Nel bottino anche 3 reti, miglior marcatore della squadra insieme a Giroud.