Il Milan di scena ieri a San Siro ha sciorinato una prestazione davvero sontuosa. Forte dal punto di vista fisico, accettando e vincendo il confronto fisico sui cui la Lazio ha cercato di costruire la partita. Di qualità analizzando il modo in cui, soprattutto nella ripresa, è venuta fuori dalla morsa biancoceleste. I due gol sono un mix perfetto tra muscoli e qualità, un connubio perfetto per lanciare un segnale a tutto il campionato. I numeri non mentono e in tal senso evidenziano i tre uomini chiave del Milan. In mediana Adli ha dispensato un’altra partita importante. Davanti ad un San Siro caldissimo, il francese ha giocato con l’85% di passaggi riusciti, senza mai rinunciare alla verticalizzazione, anche profonda in fascia. Reijnders, soprattutto nella ripresa, sale in cattedra e disegna calcio.
Difende quasi alla Gattuso, saranno 8 i recuperi a fine partita per l’olandese e in questa classifica sarà il migliore dei suoi. In palleggio poi è brillante, un pennello morbido sulla tela di San Siro. Il dato relativo alla percentuale di passaggi riusciti recita un incredibile 93%. Mai banale nelle giocate, impreziosite anche da un passaggio chiave. Reijnders è assolutamente poliedrico, eccellenti le statistiche sia in chiave offensiva che difensiva. A fine partita sarà il migliore anche in chiave palloni giocati in verticale, ben 27.
Milan-Lazio, vittoria tutta muscoli e qualità
Serie A, Milan-Lazio: una vittoria che vuol dire tanto
Terzo ma non ultimo per importanza, è Leao. Il surfista rossonero cavalca l’onda biancoceleste con domandola e piegandola al suo volere. Due assisti, due gol. Due perle magnfiche prima per Pulisic e poi per Okafor. L’infortunio di Loftus-Cheek crea qualche problema solo all’inizio, il tempo necessario per riassettare il centrocampo. Musah irrompe nel match aggiungendo tono fisico alla contesa. Rispetto all’inglese garantisce maggiore ampiezza di gioco e questo complica il piano partita e tenuta atletica della Lazio. Il 96% dei suoi passaggi vanno a bersaglio, proponendo in circa 70 minuti di gioco ben 14 palloni giocati in avanti, in proposizione.
I numeri certificano un Milan che si muove da squadra e che ha negli elementi chiave tanta qualità e duttilità. La Lazio ha proposto un atteggiamento virtuoso ma nulla ha potuto dinanzi ad un Milan che cresce partita dopo partita. Il centrocampo di oggi, per due terzi, è stato inedito ma non ha subito contraccolpi di rendimento. Il lavoro di Pioli è certificato dai numeri. Numeri che evidenziano anche il grande stato di salute dei rossoneri che anche ieri hanno corso tanto, ma soprattutto bene. Per avere la meglio della Lazio che abbiamo visto non poteva bastare infatti una condizione atletica deficitaria.