Milan, Leao e il rischio addio: il portoghese è assente, sconsolato. Si complicano i piani per il rinnovo in rossonero.
La testa china, da liceale che non ha voglia di andare a scuola. Rafa Leao si è smarrito. È “sconsolato”, scrive la Gazzetta dello Sport oggi in edicola. Assente. Se il Milan è sprofondato in fondo al pozzo nel giro di dieci giorni è anche perché i suoi uomini scudetto, Rafa e Olivier in testa, hanno perso smalto, per usare un eufemismo.
Con questo Leao il Milan gioca in dieci. E già ci si domanda, per ora solo nell’ambiente “ha senso puntare ancora sul portoghese?”. Ha senso, perché le qualità di Rafa non si discutono ma serve la svolta, bisogna ripartire in fretta e il problema (l’altro problema) è che Stefano Pioli non ha alcuna idea di come si possa farlo. Col lavoro certo, ma qui non si discute l’impegno, casomai la lucidità, la freddezza, la mentalità da ritrovare, riassumendo il concetto. Più che lavorare sui campi di Milanello («Il lavoro non è mai mancato – ha detto Maldini nel post partita dell’Olimpico – siamo sempre presenti a tutti gli allenamenti e ve lo posso assicurare») servirebbe qualche seduta dallo psicologo.
Milan, Leao è scomparso: il portoghese riflette sul suo futuro
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In questo contesto il rinnovo di Leao rischia di frenare ulteriormente. Il giocatore legge, analizza, è suscettibile alle critiche. Tutto si può dire di Rafa, che sia un talento puro e che abbia grandi margini di crescita, ma è fragile, non è forgiato – ancora – per affrontare gli tsunami improvvisi, non danza sulle onde come Ibra e Giroud. I più vicini al ragazzo dicono che oltre a essere molto dispiaciuto per il momento stia pensando al suo futuro, e che non abbia del tutto scartato l’ipotesi di cambiare aria. La Premier lo chiama, lui ama il Milan ma negli ultimi dieci giorni qualcosa si è rotto, è sfumato, scomparso.
La trattativa del rinnovo è già parecchio articolata tra clausole da rivedere, cifre da far collimare e contenziosi da chiarire. Da qualche giorno di traverso ci si è messo anche l’umore. Senza un repentino cambio di rotta, la partenza del portoghese da Milanello non è più così improbabile.