Il brasiliano Leonardo, dal luglio 2018 al giugno 2019 direttore sportivo dei rossoneri, sulle colonne del CorSera punta il dito contro il nuovo Milan americano.
Il primo Maldini dirigente, nel 2018, è cresciuto al fianco di Leonardo. Fu il primo tandem di un Milan che, nel giro di pochi anni raccolse poi record su record (con Pioli nella stagione della pandemia) e si lanciò verso la conquista del 19° scudetto. Tutto nacque lì. Il Corriere della Sera ha raccolto la presa di posizione del brasiliano – ricordato a Milanello anche per le sue abilità in campo – sulla clamorosa e inattesa rivoluzione di casa Milan degli ultimi giorni.
Leggi anche: Calciomercato Milan, tutto su Pulisic. Gazzetta: può ridursi l’ingaggio
«Come ha detto Ancelotti, il licenziamento di Paolo è una mancanza di cultura, di rispetto anche verso i valori dello sport». Leonardo mette subito le cose in chiaro. Senza usare mezzi giri di parole si schiera al fianco di chi (tanti, troppi tifosi e addetti ai lavori) non ha proprio compreso il repentino allontanamento dell’ex capitano dai piani alti del Club rossonero: «Per chi è milanista – dice – è una mancanza di rispetto verso sé stesso, perché Maldini è il Milan. Questa decisione crea disamore».
Milan, Leonardo e l’addio di Maldini: «Una mancanza di rispetto»
«Il Milan – aggiunge Leonardo – negli ultimi due anni ha vinto uno scudetto e ha raggiunto una semifinale di Champions. Da oltre un decennio la società non chiudeva il bilancio in utile e ora lo sta per fare, senza contare che il valore complessivo del Milan, da quando Elliott è subentrato ai cinesi a oggi, è quadruplicato». Insomma, sembra non ci sia proprio una logica nella scelta di Gerry Cardinale: «Si sottovaluta quanto (Maldini) sia determinante nella crescita di un giocatore, come ad esempio Leao o Tonali, il rapporto personale e quotidiano. Le reazioni sui social ne sono una prova». Leonardo lancia un monito: «È ovvio che i calciatori siano disorientati e si chiedano: “se hanno fatto questo a Paolo Maldini, cosa faranno con me?”».
Leggi anche: Milan, il messaggio di Franco Baresi ai tifosi: «Mostrate maturità»
Il brasiliano non risparmia nemmeno il presidente Paolo Scaroni: «È assurdo affermare che (Maldini) non sappia operare in team. Lo ha fatto per tutta la vita con umiltà». Ieri Scaroni sulle colonne del Corriere della Sera aveva dichiarato: «Paolo Maldini è un gentiluomo, una persona attaccata al Milan e che al Milan ha fatto bene. Noi però seguiamo un modello un po’ innovativo, almeno per l’Italia, di gestione del club, che ci porta a considerare tutte le nostre attività come collegiali».
Resta collegato con il mondo rossonero, segui Daily Milan anche su Facebook.




