Il testo della lettera che Silvio Berlusconi preparò il 13 aprile del 2017 per salutare il Milan e i milanisti. Quel giorno il club rossonero passò nelle mani del cinese Li Yonghong.
“Lascio con dolore e commozione”. Salutò così, con queste parole il suo Milan nell’aprile 2017. Era tempo di closing, della cessione del club al cinese Li Yonghong. Tra le righe delle lettera che Silvio Berlusconi inviò ai tifosi milanisti, sei anni fa, tanta tristezza ma al tempo stesso altrettanto orgoglio: in 31 anni di presidenza del Milan, l’ex Premier regalò al popolo rossonero una collezione di trionfi straordinari.
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A poche ore dai funerali di Stato, in programma domani (14 giugno) in piazza Duomo a Milano, all’ultimo saluto al Cavaliere scomparso ieri all’età di 86 anni, riproponiamo qui le parole scelte da Berlusconi per congedarsi ufficialmente dal suo Milan.
Milano, 13 aprile 2017 – Lascio oggi, dopo più di trent’anni, la titolarità e la carica di Presidente del Milan. Lo faccio con dolore e commozione, ma con la consapevolezza che il calcio moderno, per competere ai massimi livelli europei e mondiali, necessita di investimenti e risorse che una singola famiglia non è più in grado di sostenere.
Non potrò mai dimenticare le emozioni che il Milan ha saputo regalarmi e regalare a tutti noi. Non dimenticherò mai tutte le persone grazie alle quali ho avuto il privilegio di presiedere il Club che ha vinto così tanto. Prima di tutto, naturalmente, i grandi tecnici e i grandi campioni che hanno reso possibile queste imprese che rimarranno per sempre nella storia del calcio. Nominarli uno ad uno sarebbe impossibile: a tutti loro un grande abbraccio collettivo.
Lo stesso abbraccio che rivolgo a tutti coloro che, con ruoli dirigenziali, tecnici, amministrativi e sanitari hanno fatto del Milan non solo una squadra, ma una società modello nel mondo del calcio. Fra queste persone, il primo da citare è Adriano Galliani, che del nostro Milan è stato l’infaticabile costruttore e motore.
Berlusconi e la lettera del 2017: “Caro Milan, abbiamo vinto tutto quello che si poteva vincere»
Ma soprattutto, il mio grazie dal più profondo del cuore va ai nostri tifosi. Ai milioni di appassionati che hanno riempito gli stadi di tutto il mondo per gridare Forza Milan, ai tanti altri, molti di più ancora, che essendo lontani fisicamente, ci sono stati vicini con simpatia ed entusiasmo. Senza di loro, il nostro Milan vincente non sarebbe esistito e non esisterebbe. Con loro abbiamo vinto tutto quello che si poteva vincere. Ho negli occhi e nel cuore mille momenti nei quali le testimonianze di affetto dei nostri sostenitori sono state straordinarie e commoventi. A loro voglio dire che – se oggi lascio ogni carica operativa e rappresentativa – rimarrò sempre il primo tifoso del Milan, la squadra che mio padre mi insegnò ad amare da bambino, il sogno che abbiamo realizzato insieme.
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Milan, l’ultima lettera di Berlusconi ai tifosi rossoneri
Ai nuovi responsabili rivolgo l’augurio più cordiale e sentito di realizzare traguardi ancora più straordinari di quelli ottenuti da noi. A coloro che restano, ai giocatori, all’allenatore, ai collaboratori della società, a tutti i nostri tifosi rivolgo l’augurio più affettuoso di grandi successi, e a ciascuno di loro l’augurio di realizzare nello sport e nella vita tutti i progetti e i sogni che portano nella mente e nel cuore per se’ e per le persone che amano.
Silvio Berlusconi