Stefano Pioli intervenuto durante una diretta su Instagram ha parlato degli ingredienti che deve avere il Milan per vincere, su Ibra…
Il tecnico del Milan Stefano Pioli intervenuto durante una diretta su Instagram insieme a Pasquale Gravina, ex campione di pallavolo ha parlato degli ingredienti che deve avere una squadra vincente, su come sia cambiato il calcio e di Ibrahimovic.
Sugli ingredienti che deve avere una squadra vincente: «La società deve essere forte, organizzata e compatta, con un top management sempre pronto a trovare soluzioni e a non dare problemi. La squadra deve avere dei valori tecnici importanti e, soprattutto, di personalità. Vincono le squadre dove ci sono giocatori non facili da allenare, ma con grande personalità. Poi chiaramente serve un allenatore capace di gestire uno spogliatoio non semplice. Non credo che sia una sola di queste componenti a creare una mentalità vincente».
Su come è cambiato il calcio: «In questo periodo, con tutto il tempo che abbiamo a disposizione, stanno passando tantissime partite. Rivedendole, anche se non avevo dubbi, il calcio è veramente cambiato tantissimo. E’ cambiata la metodologia di lavoro e di preparazione alla partita, che è sicuramente più curata anche grazie alle tecnologie. Le strategie sono molto più approfondite e le squadre sono più preparate.
Le parole del tecnico
Milan, Pioli: più accentiamo i nostri pregi e più limiamo i nostri difetti, su Ibra…
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E’ aumentata la velocità di gioco. Io ho cominciato a lavorare quasi sempre a secco, invece adesso con il mio staff lavoriamo tanto con il pallone. Gli spazi sono cambiati, adesso hai pochi istanti per leggere la situazione e interpretarla. Molto credo sia dovuto anche al fatto che noi allenatori abbiamo sempre voluto migliorarci e aggiornarci. La passione con la quale ti approcci al tuo lavoro credo sia determinante, così come la curiosità. Più accentiamo i nostri pregi e più limiamo i nostri difetti e maggiormente possiamo diventare persone e professionisti migliori».
Su Ibra: «L’ho sentito, sta bene».
