Il Milan visto contro il Torino non sembra ancora quello di Paulo Fonseca ma piuttosto quello di Stefano Pioli…
Controverso esordio casalingo in campionato del Milan contro il Torino. Partita recuperata solo nel recupero, quando la squadra era già sotto addirittura di due reti. Si è palesata la stessa squadra dell’anno scorso di Stefano Pioli: assenza di equilibrio, ampi spazi concessi dietro, passività preoccupante sulle ripartenze della squadra di Vanoli.
Del nuovo Milan predicato da Paulo Fonseca non si è riscontrato proprio nulla. Per giunta, scellerata scelta iniziale di formazione da parte del tecnico portoghese: Alexis Saelemakers sulla sinistra al posto di Theo, in mezzo alla difesa il falloso Malick Thiaw di questi tempi, troppo lento per mantenere la difesa alta, autore, poi, di un evitabile autogoal costato lo 0-1, con Pavlovic in panchina. Poi Alvaro Morata, realizzatore dell’ 1-2 con un guizzo di rapina dei suoi, entrato solo nel secondo tempo, al posto di uno Luka Jovic impalpabile, probabilmente davvero utile solo quando entra a partita in corso.
Mike Maignan, prima della rimonta rossonera, perfezionata con il pareggio di Noah Okafor, pure lui entrato in ultimo, su azione di Yunus Musah, ha salvato il risultato con un paio di notevoli prodezze da par suo. Bellanova e Zapata, sempre temibilissimi, hanno spesso messo in apprensione la difesa del Milan, troppo alto e sbilanciato, come nella scorsa stagione.
Milan, Paulo Fonseca può giocarsi ancora le carte Emerson Royal e Fofana
Milan, poco Paulo Fonseca ancora troppo Stefano Pioli
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Per poter praticare il calcio dominante sbandierato da Fonseca, occorre tenere la squadra corta, pronta a recuperare la palla pressando alto gli avversari, e schierare difensori centrali veloci, abili nei recuperi sullo uno contro uno, tutto il contrario delle caratteristiche proprie di Thiaw.
In definitiva, un Milan almeno di carattere, capace di raggiungere in extremis un buon Toro, ben schierato dal nuovo Mister Vanoli, ma ancora troppo simile a quello dalla fase difensiva colabrodo della stagione passata, in attesa di inserire tutti i nuovi arrivati, tra i quali Emerson Royal, sulla fascia destra difensiva, e Fofana, l’nterditore indispensabile per schermare una difesa sempre troppo scoperta e permeabile, oltre ai vari Morata e Pavlovic.