Quando rientra Ibrahimovic? Pioli e il suo staff hanno preparato un piano personalizzato per il graduale inserimento in squadra del campione svedese. Si punta a febbraio, l’imperativo è “non forzare i tempi”.
È seduto a bordocampo nel suo stadio, San Siro, sguardo rivolto al campo, il suo habitat. Dal Meazza Zlatan Ibrahimovic vuole ripartire. L’ultima pubblicazione sui social – di ieri – dice tutto della sua straripante voglia di tornare a correre e a calciare. Correrà un po’ meno rispetto al passato («Invece di correre puoi tirare da 40 metri, no?!» aveva detto il giorno della sua presentazione due anni fa a Casa Milan). Anche da fermo però Ibra spaventa, anche senza muoversi attira verso di sé tutte le preoccupazioni dei difensori avversari e libera dalle marcature i compagni, insomma sposta ancora gli equilibri.
Tornerà e sul verde di San Siro cadranno altri fulmini. Da bordocampo attende il momento e soffre. Quello immortalato nella foto su Instagram è accompagnato dalla frase “La calma prima della tempesta”, quasi a voler dire che senza il suo Dio supremo, Zeus, a San Siro è (quasi sempre) solo pioggia, magari battente per gli avversari ma nulla più. Per la tempesta serve altro. Serve Ibra. Serve ancora lui per andare oltre, per scattare più lontano e lasciarsi alle spalle gli avversari. Zlatan ha un obiettivo chiaro in testa: trascinare il Milan verso la seconda stella prima di dare l’addio al calcio giocato. Tornerà, ma la domanda che si fanno tutti è: quando rientra Ibrahimovic?
Milan, quando rientra Ibrahimovic?
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Nelle prossime settimane Stefano Pioli avrà a disposizione un Ibrahimovic a mezzo servizio. Zlatan volerà il 10 dicembre con la squadra negli Emirati Arabi ma a Dubai (nelle partitelle di fine allenamento) il suo utilizzo verrà dosato con il contagocce. Magari giocherà anche qualche minuto contro Arsenal e Liverpool il 13 e 16 dicembre, ma Pioli e il suo staff non vogliono forzare. Nelle scorse settimane, il tecnico e i suoi collaboratori hanno stilato da remoto un piano personalizzato per il suo inserimento graduale in squadra. Il traguardo nel mirino è febbraio, la sfida contro il Tottenham a San Siro il 14. Pioli ne aveva parlato in conferenza prima della sosta per il Mondiale: «Può succedere di tutto» aveva detto ai giornalisti a Milanello. Da oggi, giorno di ripresa a Milanello, e per le prossime quattro settimane “prudenza” è l’unica parola d’ordine.