Calciomercato Milan: gli obiettivi sono tutti ponderati e pensati per garantire a Stefano Pioli una rosa altamente competitiva. Il progetto Milan è ben chiaro: con la stabilità (economico-finanziaria) a prevalere su “sacralità” e “milanismo”. Dopo i dubbi e le inquietudini del mese di giugno, la realtà è che la cessione di Tonali sta portando Furlani e Moncada a costruire un Milan ancora più forte. Un dato, che emerge da una breve analisi. Ore caldissime, preso Okafor (vice-Giroud), ai dettagli per Chukwueze. Non deve essere il numero degli acquisti ad esaltare i tifosi, vedasi periodo nefasto delle “cose formali”, ma il fatto che vengano inseriti con acume in un progetto tecnico chiaro e ormai consolidato. Chi arriva, sa esattamente cosa verrà a fare al Milan.
Tra un mese esatto a quest’ora il Milan scenderà in campo al Dall’Ara per il riscaldamento prima del match contro il Bologna. Da quella data la parola passerà al campo, ma da qui al prossimo 21 agosto chissà quanti altri colpi di scena ci riserverà il mercato. O forse no. Almeno quello del Milan, che il suo l’ha già dato nel mese di giugno che, al netto della scomparsa più dolorosa e significativa per il popolo rossonero, quella di Silvio Berlusconi, ha visto gli addii di Ibra, Maldini-Massara, Brahim Diaz e Tonali.
Milan scatenato sul mercato, ma gli acquisti sono mirati
Calciomercato Milan: gli obiettivi sono tutti ponderati
Tutti pronti a dire: «La proprietà ha deciso di smantellare la squadra», mentre i più equilibrati: «Il Milan ha deciso di ridimensionare». Per onestà intellettuale e correttezza professionale quest’ultimo pensiero era stato fatto anche da chi scrive, che però ha sempre riconosciuto come il progetto Milan fosse ben chiaro: con la stabilità (economico-finanziaria) a prevalere su “sacralità” e “milanismo”. Può piacere o meno, ma questa è la realtà.
Una realtà che ad oggi comincia a piacere un po’ di più perfino ai tifosi che fuori dai cancelli di Milanello si dicono ancora delusi dalla cessione di Sandro Tonali. Il dato, che viene sempre prima delle opinioni e dei sensazionalismi, è che la cessione di Tonali sta portando Furlani e Moncada a costruire un Milan, ci azzardiamo a dire, ancora più forte. Anzi, nessun azzardo. Anche questo è un dato, che emerge da una breve analisi. La seguente. Pulsic per Brahim Diaz, quest’ultimo cresciuto molto negli ultimi due anni, ma quando parliamo di Pulisic ci riferiamo ad un giocatore di caratura internazionale.
È partito Tonali, sono arrivati: Loftus-Cheek, Reijnders e Musah, in grado di garantire atletismo, dinamicità (vedasi la heatmap di Reijnders) e palleggio. La difesa è la stessa dell’anno scorso, con un portiere da 100 milioni che ritroveremo stabilmente tra i pali e un secondo portiere, Sportiello, più forte di quello della passata stagione. Senza contare delle cessioni di Bakayoko, Vranckx e Dest (tutti per fine prestito), forse risultati più dannosi che inutili. E delle cessioni prossime, che inevitabilmente si concretizzeranno, di Origi, Rebic, Ballo Tourè e Lazetic, tutti rimasti giù dall’aereo partito da Malpensa in direzione Los Angeles. Con De Ketelaere in uscita per non meno di 30 milioni.




